Parco Vittoria, la battaglia continua

24 ottobre 2010 | 23:14
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Parco Vittoria, la battaglia continua

Prosegue la lotta per l’area-cani e contro le antenne

Il Faro on line – Lettera aperta del Cdq Parco della Vittoria-Silvio Messina. “Cari amici, – scrivono dal comitato – come avrete notato a qualcuno le lenzuola di protesta contro le antenne non piacevano ed ha ben pensato di toglierle, senza prima informarsi del perché della loro presenza lì. Poiché ci sono nuovi frequentatori riteniamo doveroso spiegare loro il motivo non solo della protesta contro le antenne, ma anche tutto il lavoro che questo Comitato, forte ad oggi di ben 215 iscritti, sta portando avanti sin dal giugno 2004. A tale data stavano iniziando i lavori di riqualificazione del Parco della Vittoria in virtù del progetto del Punto Verde 13.13, “riqualificazione” che prevedeva al posto dell’attuale area cani una costruzione alta 8,30 metri che includeva negozi, ristoranti ed altre attività commerciali che avrebbero stravolto non solo il Parco ma anche la qualità della vita dei cittadini. Tutto il quartiere è sceso in piazza per impedire questo scempio. Al nostro fianco si schierarono l’allora Presidente del Municipio Davide Bordoni ed i Verdi. L’Assessore all’Ambiente capitolino Dario Esposito, dopo vari sopralluoghi ed incontri con  i cittadini ha avuto il coraggio di bloccare i lavori e di richiedere un nuovo progetto senza costruzioni all’interno del Parco. A sostegno delle richieste dei residenti è stata consegnata una petizione con 5106 firme. Il nuovo progetto è stato sottoposto a referendum dei cittadini che lo approvarono con il 97% di consensi”.
“Aspettando l’inizio dei lavori l’Assessore Esposito, – continua la nota del comitato di Ostia – dietro insistenza di questo Comitato, fece recintare l’area attuale per permettere ai nostri amici a 4 zampe di correre liberamente. Con lui abbiamo concordato UN’AREA MOLTO PIU’ VASTA DEL FAZZOLETTINO PREVISTO DAL P.V.Q.  e anche questa è stata una vittoria importante di cui godete tutti malgrado ci sia chi ha cercato, e continua a farlo, di ridurla. Tranquilli: proprietari di cani o no non permetteremo di toccarla! Il compito di un Comitato di quartiere è anche quello di segnalare tutto ciò che non va: strade, marciapiedi, verde pubblico, viabilità, decoro urbano, sicurezza, condizioni igienico-sanitarie precarie e così via. Cosa che facciamo dalla nostra nascita. Già nel 2005 fu segnalato al suo insorgere il mercato alternativo. Non certo perché gestito da rom, ma perché illegale. E’ l’illegalità che non si può accettare anche perché porta degrado, sporcizia e insicurezza. E questo il quartiere non lo accetta. E’ con  molta fatica, tanta passione e dedizione che questo Comitato ha ottenuto delle vittorie importanti: IL BLOCCO DELLA CEMENTIFICAZIONE DEL PARCO, L’AREA CANI  E LA FIRMA DELL’ACCORDO PER  LO  SMANTELLAMENTO DI TUTTE LE ANTENNE SULLA TORRE ACEA. E ora parliamo delle antenne. Un problema talmente serio, grave ed impegnativo che toglie tranquillità e sonno a  parecchi di noi e che tocca la coscienza di gran parte degli abitanti non solo del quartiere ma di tutta Ostia. Sulla testa avevamo ben 24 antenne riunite appassionatamente che con le loro maledette onde tante malattie hanno portato ad interi palazzi. Che genere di malattie? Principalmente  il CANCRO! Certo la correlazione onde elettromagnetiche-cancro non è scientificamente provata (troppi interessi per andare a fondo). Certo è invece che viene vanificata la chemioterapia. Ben lo sa Ludovica, nostra Presidente Onoraria, che lotta dal 2001 e attualmente si sta sottoponendo ad una chemio così pesante che la sta distruggendo. Io che l’ho incontrata sono veramente sconvolta e non so cosa darei per esserle d’aiuto. Questo Comitato, nel Direttivo del 9 marzo 2005, all’unanimità dei 13 Consiglieri allora in carica dichiarava “I Consiglieri sono vicini alla Sig.ra Billi in questa lotta e dichiarano di voler proseguire nel cammino e affiancarla in TUTTE le battaglie.” E per questo Comitato ogni promessa equivale ad un giuramento. Lotteremo per lei e con lei sino a quando non verranno eliminate TUTTE le antenne. Lo dobbiamo anche agli altri abitanti del “reparto oncologico” (Viale della Vittoria 34) il palazzo più vicino alla Torre ACEA dove ogni famiglia ha almeno un malato oncologico o un morto per cancro”.

“Ma è giusto sappiate che i casi tumorali continuano a manifestarsi nei palazzi più prossimi. Restare indifferenti “tanto non riguarda noi direttamente”? NO! NON E’ CIVILE!! E che dire di Silvio Messina che il 3 luglio 2005, nel corso di un sit-in alle 6,30 del mattino per impedire l’installazione di un’ulteriore antenna, venne investito assieme a Ludovica e Marinella (che riportarono ferite  che segnano ancora il loro corpo) da un’auto impazzita e morì il giorno dopo? Lui sì che si è sacrificato per la collettività! E’ dal settembre 2005 che le lenzuola di protesta vengono sistemate e arrivavano fino all’ingresso dell’area cani. Non potete nemmeno immaginare quante lenzuola di corredo la popolazione ha portato! E vi possiamo assicurare che se siamo arrivati all’accordo del 29 novembre 2007 è ANCHE per le lenzuola perché danno fastidio a chi ci amministra. E continueremo a tenerle affisse FINO ALLA TOTALE DISMISSIONE  DELLE RESTANTI NOVE ANTENNE. Perché dietro la cancellata dell’area cani? Perché è il posto dove è più difficile strapparle, perché gli agenti atmosferici fanno meno danno e anche perché lì è più facile attaccarle. Questa è una decisione unanime del Direttivo e di tutti  i Consiglieri e sicuramente della quasi totalità degli iscritti. Non è una decisione arbitraria del Presidente che si è consultata e sempre si consulterà con i Consiglieri. E non solo sulle lenzuola, ma su tutto quanto si è cercato di spiegarvi in modo il più succinto possibile qui sopra.  Sul nostro impegno  costante, corretto, coerente e coraggioso abbiamo un archivio di articoli giornalistici di ben 4 raccoglitori. Chi volesse consultarli lo potrà fare incontrando il Presidente che li ha depositati a casa sua. Ci  auguriamo abbiate capito il perché del nostro agire e che vi schieriate dalla parte dei residenti del quartiere. Altrimenti sappiate che andremo avanti ugualmente per la strada concordata con i cittadini. Così come continueremo a portare avanti la richiesta di revoca del P.V.Q. 13.13 o l’immediato avvio dei lavori al Parco e la sistemazione dell’area cani in base alle norme comunali”.