Gas radon, Di Fiori: “Questione seria sulla quale c’è massima attenzione”

26 novembre 2012 | 15:29
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Gas radon, Di Fiori: “Questione seria sulla quale c’è massima attenzione”

Ardea primo comune del Lazio ad aver promosso un’azione di monitoraggio del territorio

Il Faro on line – “Una questione seria sulla quale c’è la massima attenzione da parte dell’Amministrazione comunale come dimostra l’iniziativa avviata già nello scorso gennaio: il Comune di Ardea è, infatti, il primo e unico Comune del Lazio ad aver promosso e avviato un’azione di monitoraggio del gas radon di così ampia portata nelle scuole e negli edifici pubblici portata in convenzione con Arpa Lazio”.

E’ quanto dichiara il Sindaco Luca Di Fiori in riferimento alla questione del gas radon. Nei giorni scorsi il primo cittadino ha partecipato al convegno organizzato al Museo Manzù dal Comitato Popolare costituito dai cittadini di Ardea e Pomezia per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’argomento. Nel corso del convegno il Sindaco Di Fiori ha ribadito la posizione dell’Amministrazione ricordando la consistente azione di monitoraggio tutt’ora in corso nel territorio ardeatino sia negli edifici pubblici che negli istituti scolastici: sono ben 24 gli edifici pubblici e scolastici dove sono installati 100 rilevatori.

“L’ulteriore impegno che abbiamo preso – dice il Sindaco – è quello di apportare delle modifiche al regolamento edilizio al fine di tutelare ancora di più i cittadini attraverso l’inserimento norme specifiche che possano prevenire e ridurre al minimo gli effetti causati da questo gas di origine naturale presente sul nostro territorio in virtù delle proprie caratteristiche geologiche. Rivolgo un ringraziamento particolare alla dott.ssa Muzzu Martis, a Giosuè Auletta e alle associazioni del territorio che hanno posto l’attenzione sull’argomento”.
Ricordiamo che il radon è un gas di origine naturale, incolore, inodore e insapore, prodotto dal decadimento radioattivo dell’uranio presente nel suolo e nelle rocce; è presente praticamente ovunque (con particolare facilità nelle zone di origine vulcanica) e, se raggiunge concentrazioni troppo elevate in luoghi chiusi, può risultare dannoso per la salute umana. L’azione di monitoraggio avviata dal Comune di Ardea a partire dal mese di gennaion scorso interessa 24 edifici pubblici con 100 rilevatori installati nei vari uffici.