“Stagni di Ostia”, pronto il progetto

2 febbraio 2013 | 03:00
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“Stagni di Ostia”, pronto il progetto

Ma il LaBur insorge: “Quasi un milione di euro scomparsi per riparare via di Castel Fusano”

Il Faro on line – “È pronto a partire il progetto dell’associazione consortile di recupero urbano “Stagni di Ostia”, che prevede una serie di opere di urbanizzazione primaria, in attuazione della delibera numero 55 del Consiglio Comunale di Roma (oggi, Assemblea Capitolina) del 25 giugno 2009. Ad annunciarlo Amerigo Olive, assessore Lavori Pubblici XIII Municipio. “Grazie all’attuazione di questo documento – ha affermato l’Assessore – saranno realizzati i marciapiedi in via Micali e via Chigi nel quartiere Stagni. Gli interventi saranno realizzati nell’ottica di un miglioramento del livello di vivibilità delle zone dell’entroterra, su questa amministrazione ha sempre mostrato la massima attenzione”. Questa mattina, l’assessore ha inoltre effettuato un sopralluogo per le strade di Ostia per verificare gli interventi di manutenzione stradale, appena partiti. “Abbiamo dato mandato alla ditta incaricata – ha detto Olive – di effettuare una ricognizione del territorio per porre in essere interventi mirati a risolvere le criticità delle buche sul manto stradale, dovute anche alle ultime piogge”.
Ma per quanto riguarda i lavori per la manutenziane delle strade non mancano le polemiche. A denunciare buche e strade malmesse è il LaBur – Laboratorio di urbanistica. Soprattutto per quanto concerne via di Castel Fusano. “Una strada importantissima del XIII Municipio – dicono in una nota – oltre 3 km di buche e radici e quasi un milione di euro scomparsi per ripararla in somma urgenza e un limite di 30 km/h da pochi mesi istituito per evitare di doverla chiudere. Affianco – sottolineano – i lavori appena iniziati di una bella pista ciclabile che costa quasi 405 mila euro che però l’assessore Olive, sponsor dell’iniziativa, ora non vuole più. A causare tutto questo -spiegano dal LaBur –  la Soprintendenza Archeologica di Ostia che, secondo la versione di Olive, avrebbe richiesto, tra un pino e un altro, di scavare altre ‘buche’ per fare dei sondaggi archeologici. Per una pista ciclabile? – domandano – Strana situazione, perché dal lato opposto, oltre la strada piena di buche, sono in corso, dentro la Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, pesanti lavori di ruspe per la costruzione (in cemento!) di un campeggio senza che siano stati avviati sondaggi archeologici supplementari. Ricordiamo – dicono – che nell’area del campeggio Capitol, appunto su via di Castel Fusano, tornarono alla luce anni fa (prima del sequestro del 2007) una villa romana, sepolture ed antiche strutture (forse moli d’attracco) che aspettavano di essere maggiormente indagati per impedire che venissero ricoperti da un cemento che sembrava addirittura abusivo. Ora il sequestro misteriosamente del campeggio non c’è più, così come non ci sono più i soldi per sistemare via di Castelfusano. C’erano invece i soldi per fare una pista ciclabile ma sembra che il governo Monti se li sia ripresi. Vuoi vedere che sono scomparsi anche i resti archeologici? Rimane solo, di questa vicenda tutta ostiense, il limite dei 30 km/h per le buche e il campeggio” lamentando dal LaBur.