Caso assistenza disabili, caos davanti alle scuole

12 settembre 2013 | 01:39
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Caso assistenza disabili, caos davanti alle scuole

Genitori infutriati chiedono spiegazioni ai politici. Poi arriva il monito dell’ex sindaco di Ardea Eufemi: “Questo è troppo”

Il Faro on line – Dopo il disastroso inizio dell’anno scolastico per l’impossibilità di garantire, da parte del Comune, il servizio delle assistenti dei bambini disabili, prende la parola l’ex sindaco Carlo Eufemi tra l’altro dirigente scolastico: “Non volevo entrare nel merito della questione, ma questo è troppo, specialmente quando si gioca sulla pelle dei bambini disabili e delle loro famiglie”. Eufemi, grazie alla sensibilità che lo contraddistingue, ha provveduto personalmente che nessun bambino perda dei giorni di scuola e che soprattutto non si venga a creare alcuna disparità: “Mi auguro che quanto accaduto oggi non si verifichi più”. Intanto sul piazzale della scuola i genitori hanno protestato per il mancato servizio e chiesto spiegazioni ai politici presenti. In seguito sono stati ascoltati dal comandante Antonio Landi cui hanno presentato una regolare denuncia.  

Commenti politici:

Giovanni Cocuzza: “Il servizio Aec è un servizio che il Comune fornisce pur non essendo un diritto come la mensa e il servizio trasporto”. 

Barbara Tamanti: “A meno che il Comune non abbia i soldi, questo servizio non può essere sospeso”. 

Cristina Capraro: “Il comportamento tenuto dall’amministrazione Di Fiori nella gestione della vicenda delle assistenti scolastiche del Comune di Ardea risulta essere offensivo e immorale nei confronti delle famiglie degli alunni e privo di rispetto per le lavoratrici stesse che hanno assicurato, tra mille difficoltà, la continuità del servizio nello scorso anno scolastico”.

Massimo Stoppo: “E’ inutile che il Sindaco parli, tramite i giornali, di bilancio partecipato, trasparenza amministrativa e condivisione delle scelte”.

La Legge:

L’art. 12 comma 2 della L.104/92 sancisce il diritto all’istruzione per le persone portatrici di handicap, e recita: “…E’ garantito il diritto all’educazione e all’istruzione delle persone handicappate nelle sezioni di scuola materna, nelle classi comuni delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e nelle università…”. 

Nel comma 3 si sottolinea la volontà di agevolare lo sviluppo delle potenzialità comunicative, relazionali e di apprendimento del soggetto con handicap e nel comma 4 viene sancito il diritto all’istruzione, a prescindere da qualsiasi difficoltà derivante dalla disabilità.