Omofobia, no a facili strumentalizzazioni

5 novembre 2013 | 08:45
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Omofobia, no a facili strumentalizzazioni

Preside colleghi e studenti difendono il professor Guido Antiochia dal linciaggio mediatico

Il Faro on line ā€“ Ci pare urgente intervenire nel polverone mediatico ā€“ a cui la nostra testata finora non ha partecipato ā€“ alzato dalla consigliera Alunni del Pd che, con la visibilitĆ  datale dalla carica, ha approfittato dellā€™ingenuitĆ  dei ragazzi facendosi un tristissimo spot e accostando le lezioni del docente, di cui nulla puĆ² sapere, addirittura allā€™ultimo suicidio di un omosessuale, colpendo un insegnante che da 36 anni si fa apprezzare per la sua professionalitĆ  e umanitĆ  e una scuola che fa dellā€™inclusione il suo punto di forza. E ci pare ancora piĆ¹ urgente perchĆ© il fatto ā€“ se ne esiste uno ā€“ ĆØ balzato alle cronache con la complicitĆ  di un collega de Il Messaggero che, forse per la fretta di uno scoop, si ĆØ dimenticato di verificare fino in fondo le fonti e si ĆØ lasciato andare un poā€™ troppo nellā€™efficacia del titolo. Quando si affrontano certi argomenti lo si dovrebbe fare con cognizione di causa, sia nella forma sia nella sostanza.

ā€œUna settimana fa ā€“ racconta Alunni ā€“ ho ricevuto la segnalazione di alcuni ragazzi che lā€™insegnante di religione si ĆØ lasciato ripetutamente andare ad affermazioni omofobe. Nel suo percorso didattico avrebbe sostenuto che lā€™omosessualitĆ  ĆØ uno squilibrioā€. Avrebbe? Quindi non ne ha neanche la certezza? E poi come possono delle frasi decontestualizzate allā€™interno di un percorso didattico che si muove su posizioni complesse come quella della Chiesa cattolica in tema di sessualitĆ  ā€“ ricordo per inciso che per la dottrina cattolica ĆØ peccato anche consumare lā€™atto eterosessuale se non ĆØ a fini procreativi ā€“ giustificare un vero e proprio linciaggio mediatico? Tanto piĆ¹ quando si tratta di un educatore, con il rischio della sua delegittimazione, si dovrebbero tenere accortezze maggiori rispetto a quelle di andare prima dalla Preside e poi, non soddisfatta, direttamente dalla stampa.

Dobbiamo immaginare che lo scopo era altro da quello di difendere la sensibilitĆ  degli alunni? Speriamo sia stata solamente la foga di voler aiutare chi si credeva fosse stato violato nella sua sensibilitĆ . Quanto allā€™impegno che la consigliera vuole promuovere al municipio contro lā€™omofobia non possiamo che apprezzarlo ed auspicarlo. E le suggeriamo anche, per prendere spunto, di dare unā€™occhiata al Piano Offerta Formativa dellā€™Anco Marzio, scuola da anni allā€™avanguardia, con la collaborazione fra studenti e docenti, per lā€™accoglienza e la valorizzazione di tutte le differenze, impegnata anche da tempo con lā€™Aied in corsi di educazione sessuale che comprendono anche la sfera dellā€™affettivitĆ  e della lotta alla violenza di genere.

Anche la preside del liceo Anco Marzio Loretta Zona ha stigmatizzato ā€œil metodo usato da certo web(vedi Gaynet) e certa stampa (il riferimento ĆØ al Messaggero) che, senza riscontri e rispetto della realtĆ , ha cavalcato lā€™onda dello scoop tradendo la propria funzioneā€. E aggiunge: ā€œRibadisco la piena solidarietĆ  al professore Guido Antiochia Condanno fermamente nella forma e nella sostanza lā€™azione della consigliera del Municipio Cristina Alunni nei confronti del docente e di tutta la scuola che dirigoā€. ā€œ Il liceo Anco Marzio ā€“ conclude Loretta Zona ā€“ Marzio ĆØ una scuola in cui lā€™attenzione allo sviluppo della persona, il rispetto per lā€™alteritĆ  di qualunque genere, la difesa dellā€™humanitas nel senso piĆ¹ autentico del termine, ĆØ al primo posto nellā€™impegno costante a sostenere i valori che rendono lā€™uomo taleā€.

Sempre ieri Cristina Alunni, forse sorpresa dalla voluminosa reazione degli studenti in difesa del loro professore, ha voluto precisare che non era sua intenzione muovere accuse fini a se stesse verso il professore e la scuola e che le frasi riportate, sono risultate in parte fraintese dal ragazzo, e, a quanto confermato da altri studenti, il percorso della lezione prevedeva il raffronto tra diverse posizioni sullā€™omosessualitĆ . ā€œMi scuso quindi con il professore e con lā€™intera scuola ā€“ conclude ā€“ e mi impegno a proseguire un dialogo a 360Ā° con studenti, associazioni, ed istituti scolastici per affrontare al meglio questa complessa ed articolata tematicaā€. Tanto complessa ed articolata dato che si tratta di portarsi con coscienza ā€œvicino al sorgere immediato dei problemiā€Ā e, mediante la ā€œ trasparenza pubblicaā€, educare ad ā€œascoltare e parlareā€. Il tutto sempre prima di sparare a zero sugli altri, cosƬ, giusto per evitare il successivo disturbo di dover fare mea culpa.
Daniele Taurino

La replica di Giulio Mancini
Caro Direttore,
ho appena letto lā€™articolo ā€œOmofobia, no a facili strumentalizzazioniā€ a firma di Daniele Taurino. Fatto salvo il diritto di critica del quale sono convinto assertore e sostenitore, e non solo per etica professionale, Ā resto assolutamente sorpreso dallā€™accusa rivolta al sottoscritto nel passaggio in cui si scrive ā€œcon la complicitĆ  di un collega de Il Messaggero che, forse per la fretta di uno scoop, si ĆØ dimenticato di verificare fino in fondo le fonti e si ĆØ lasciato andare un poā€™ troppo nellā€™efficacia del titoloā€ e ribadita piĆ¹ avanti nella frase attribuita alla preside Zona Ā di aver stigmatizzato ā€œil metodo usato da certo web(vedi Gaynet) e certa stampa (il riferimento ĆØ al Messaggero) che, senza riscontri e rispetto della realtĆ , ha cavalcato lā€™onda dello scoop tradendo la propria funzioneā€.Resto sorpreso e anche indignato del fatto che il presunto collega (ignoro se Taurino, che non conosco, sia iscritto allā€™Ordine dei Giornalisti) non abbia evidentemente letto i miei articoli sulla vicenda. Se lo ha fatto e non ricorda i contenuti ci tengo a ricordargli che: 1) Ho contattato personalmente il professor Antiochia che ha preferito esprimere un No comment quindi non ha voluto commentare la notizia 2) Ho riportato fedelmente le dichiarazioni della preside Zona 3) Ho riportato le prese di posizione della professoressa Arcamone e di alcuni dei ragazzi che hanno postato i loro interventi su facebook e sul portale gaynet. Al presunto collega Taurino, alla luce di questo scrupolo professionale, chiedi: in cosa il giornalista de Il Messaggero sarebbe stato complice? quale fretta ci sarebbe stata nello scoop se sono state fatte tutte le verifiche del caso e data voce a tutti gli attori della vicenda? quale metodo stigmatizzabile ĆØ stato adottato?La prossima volta, semmai, sia il presunto collega Taurino ad adottare un analogo scrupolo di verifica e confronto prima di abbandonarsi a facili, strumentali e scontatissime critiche.
Cordialmente,
Giulio Mancini

Caro Giulio,
nulla questio sulla tua lunga carriera (ne hai dato di buchi a tutti negli anniā€¦), ma sul caso specifico vale la pena rispondere sinteticamente alle tue domande.Ā Essendo Taurino un ex alunno ha trasportato la parte emotiva nel pezzo, e questo traspare. Nel dettaglio:Ā 1) Taurino ĆØ un giornalista iscritto allā€™albo. 2) Lā€™accusa di omofobia era infondata.
Con immutata stima,
Angelo Perfetti