“Il nostro territorio e il nostro operato non sono in vendita”

7 novembre 2013 | 18:53
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“Il nostro territorio e il nostro operato non sono in vendita”

Votato all’unanimità il documento per la lotta alle mafie. Tassone: “Ribadiamo semplificazione, decisione, trasparenza”

Il Faro on line – “Oggi siamo riuniti qui non per mero presenzialismo ma per testimoniare e ribadire la nostra netta contrarietà ad ogni forma di criminalità organizzata”. E’ con queste parole che  Andrea Tassone, presidente del X Municipio di Roma Capitale, ha aperto la seduta straordinaria del consiglio municipale sulle mafie oggi. E lo ha fatto non senza emozione in un aula Massimo Di Somma gremita e con una cospicua presenza di rappresentanti delle forze dell’ordine.

Alla seduta straordinaria hanno preso parte il vice ministro dell’Interno Filippo Bubbico, il sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia Giuseppe Berretta, il presidente dell’Osservatorio per la sicurezza e la legalità della Regione Lazio Giampiero Cioffredi, l’assessore alle periferie e lavori pubblici di Roma Capitale Paolo Masini, la delegata alla sicurezza di Roma Capitale Rossella Matarazzo, l’avvocato generale di Roma Capitale Rodolfo Murra, il capogruppo del Pd dell’aula Giulio Cesare di Roma Capitale, la giunta del X Municipio di Roma Capitale, le forze dell’ordine.

“Il nostro compito – continua Tassone – è quello di impedire ulteriori radicamenti criminali nel territorio. Vanno individuate le responsabilità di chi ha contribuito a creare questi sodalizi nel nostro Municipio. Il contrasto alle mafie deve essere, inoltre, bipartisan e non avere colori politici”.
Alle parole del presidente Tassone hanno fatto eco quelle di Paolo Masini, assessore ai Lavori Pubblici e delegato alle Periferie comunali, che ha fatto le veci del sindaco di Roma, Ignazio Marino, non presente all’incontro.

“Colgo l’occasione – ha detto Masini – per comunicarvi che il Comune si renderà parte civile nel processo che avrà inizio il 17 dicembre a Roma contro quei 51 soggetti tratti in arresto  sul litorale nel corso elle operazioni  denominate “Alba Nuova”. Il Comune ha intenzione di combattere ogni tipo di criminalità e lo farà nel modo più opportuno. Ringrazio l’avvocato del Comune, Rodolfo Mura, oggi qui presente, per il suo impegno e assicuro che garantiremo  la massima trasparenza nell’assegnazione degli appalti per la realizzazione di opere pubbliche. E’ ora di contrastare la criminalità in modo organico. Ormai sul litorale si può affermare che ci sia un radicamento della criminalità organizzata più che un’infiltrazione”.
Le parole di Masini hanno trovato ampio consenso anche dal sottosegretario alla Giustizia, Giuseppe Beretta che, ricordando le sue origini siciliane e citando Sciascia e Borsellino, ha spiegato che per lui la lotta alle mafie significa “ battersi  per la creazione di una società più giusta e libera”.
Conclusosi l’intervento del sottosegretario è toccato al presidente dell’Osservatorio per la Legalità e la Sicurezza della Regione Lazio, Giampiero Cioffredi, prendere la parola.
“In questa occasione speciale – dice Cioffredi – voglio ribadire con forza l’impegno preso dall’ amministrazione Zingaretti per il contrasto delle mafie. Il Lazio è la quinta regione d’Italia per numero di infiltrazioni mafiose dopo quattro regioni meridionali e Roma è la tredicesima città per indice di mafiosità. Questi dati non vanno sottovalutati perché anche se sono aumentati il numero di beni confiscati, da una parte, dall’altra sono cresciute le richieste di intervento per il contrasto di attività mafiose. E poi, non scordiamocelo mai il Lazio è l’unica zona d’Italia dove N’Drangheta, Camorra e Mafia si equivalgono, hanno lo stesso peso criminale”.

I concetti di Cioffredi sono stati ribaditi anche dal viceministro agli Interni, Filippo Bubbico, anche se il suo intervento è stato interrotto da alcuni contestatori, tra i quali un’ anziana donna vessata che chiedevano maggiore incisività al Governo nel contrasto alla criminalità organizzata soprattutto sul litorale romano.

Al termine del consiglio il documento congiunto sulla lotta alle mafie è stato approvato da 23 consiglieri su 25.

Vincenzo Galvani