8 marzo, lettera alle donne e agli uomini del territorio

8 marzo 2014 | 15:22
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8 marzo, lettera alle donne e agli uomini del territorio

L’Associazione Mafalda: “Né festa né gioia. Solo una speranza: che in futuro nessuna donna debba morire per amore”

Il Faro on line – Dall’Associazione Mafalda di Ardea, riceviamo e pubblichiamo. “Ancora  una volta 8 marzo!Ancora una volta , anche se con affetto e simpatia, saremo subissate di mimose, cioccolatini  auguri e tante frasi fatte. Ma non basta. Non ci  basta un giorno di buonismo,un giorno in cui ci si ricorda della propria compagna, moglie, fidanzata, amica donna in generale.Abbiamo bisogno di una rivoluzione culturale, una rivoluzione che renda visibili le donne, che le faccia diventare persone. Una rivoluzione che faccia accettare agli uomini e alla società  che  le donne hanno o dovrebbero avere gli stessi diritti e quindi  considerarle persone.

Quest’anno  qualcuna mi ha chiesto che cosa facciamo per l’8 marzo? Ci ho pensato – racconta Maria Matassi (nella foto) – e mi ha assalito un profondo senso di tristezza perché ho pensato a tutte le donne uccise in questo anno, a tutte quelle donne stuprate, offese trattate come merce, come cose, e scusate, ma non mi sento né di festeggiare né di ricordare che è un giorno dedicato alle donne. Mi viene in mente non il colore giallo delle mimose, della primavera, ma il rosso del sangue versato dalle donne in quest’ultimo anno.Non una festa quindi, ma una riflessione seria su come far evolvere questa pesante situazione affinchè si possa tornare a pensare all’8 marzo come un giorno di gioia e di speranza. Speranza che nel futuro  nessuna donna debba morire per amore!”