“Riportiamo a casa i due Marò”

21 marzo 2014 | 00:50
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“Riportiamo a casa i due Marò”

Anche Ardea reclama il ritorno dei due sottufficiali Latorre e Girone

Il Faro on line – I cittadini di Ardea solidali con i due sottufficiali del battaglione San Marco trattenuti ingiustamente in India come prigionieri. Ieri mattina per ordine del sindaco Luca Di Fiori è stato affisso sulla recinzione dell’aula consiliare un lungo striscione con l’effige dei due sottufficiali Latorre e Girone.  Ardea città marinara già abitata nella prima Età del Ferro, fu importante nel VI secolo a.C. come capitale dei Rutuli (re ne sarebbe stato Turno) e nel V secolo a.C. come colonia romana. Nei secoli seguenti decadde e rimase solo centro religioso legato alla leggenda di Enea che profugo sbarcò sulle rive rutule dopo la distruzione di Troia. Ardea Sf. [sec. XV; dal latino ardea]. Nome lett. Dell’airone: “Ardee errare cineree solo vedo/tra paludi e cespugli” (Ungaretti).
Restano ad Ardea, avanzi delle mura in tufo dell’acropoli, di templi con decorazioni fittili (VI secolo a.C.; Roma, Museo di Villa Giulia) e di una basilica.

Oggi grazie alla sensibilità del sindaco in paese campeggiano i due striscioni pro Latorre e Girone uno presso la sala consiliare, l’altro sulla facciata del municipio. Per dovere di cronaca va ricordato che  ad Ardea sia deceduto un marinaio iscritto al Ruolo d’Onore della Marina Militare e che ancora oggi vive un sottufficiale di marina, uno dei pochissimi naufraghi sopravvissuto allo scontro aereo navale contro la flotta inglese avvenuto al largo di Capo Matapan di cui il prossimo 28 marzo ne ricorre il 70° anniversario. In precedenti  amministrazioni sedevano  nell’assise consiliare, consiglieri come Nazareno Sperandio, Cesare Papaleo, e ancor oggi vi siede il turbolento consigliere Luca Fanco, cittadini di Ardea, che hanno prestato servizio nel Battaglione San Marco il primo come ufficiale mentre gli altri due come Marò.

Oltre ad essere tanti i cittadini che hanno prestato servizio in Marina e nel Battaglione San Marco. Il sindaco e i cittadini di Ardea con l’affissione di questi striscioni rinnovano ancora una volta l’invito ai nostri parlamentari di fare ogni atto in loro possibile affinché i due fucilieri possano rientrare liberi in Italia.

Luigi Centore