Ancora un geyser a Fiumicino. E la politica… ribolle

5 maggio 2014 | 04:15
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Ancora un geyser a Fiumicino. E la politica… ribolle

L’Amministrazione: “Indagini preventive e conoscitive per il sottopasso, dietro autorizzazione della Soprintendenza”. L’opposizione: “Nessuno si è preoccupato di informare la cittadinanza e nemmeno di installare un cartello come prassi. Ci tenevano tutto nascosto”

Il Faro on line – Fiumicino ribolle di nuovo. Questa volta a una manciata di metri dalla rotatoria di viale di Coccia di Morto, in un terreno fra il Commissariato di Polizia e l’hotel Leonardo Da Vinci, sulla via Portuense. Il nuovo soffione è fuoriuscito dopo una perforazione propedeutica alla realizzazione dell’ormai famoso progetto del Sottopasso della Fossa Traianea. “Una piccola fuoriuscita di gas e acqua che non desta particolare preoccupazione” secondo l’amministrazione. Qualcosa di più per l’opposizione. “L’acqua arriva fino ai due metri di altezza, non crediamo sia tanto normale, ma evidentemente qualcuno tenta di minimizzare il solito patatrac” sottolineano i consiglieri comunali Federica Poggio e Mauro Gonnelli che, dopo un sopralluogo nell’area, hanno nuovamente chiesto lo stop del sottopasso.

“Se tre indizi fanno una prova – ha sottolineato Federica Poggio – è chiaro che in quella zona, ovunque si buchi, esca gas misto ad acqua. Questo significa una sola cosa: archiviare definitivamente e anche in fretta il progetto del sottopasso, senza spendere ulteriori soldi per inutili carotaggi, e concentrarsi su altre infrastrutture, per esempio il Ponte di Dragona. Per due semplici motivi. Primo: questa volta non c’è scusa che tenga, il nuovo geyser è scoppiato proprio nel punto dove il progetto indica l’entrata e l’uscita del sottopasso. Secondo: i 35 milioni propedeutici alla realizzazione dell’opera che sarebbero dovuti arrivare lo scorso novembre, sembrano essere evaporati in una nube di fumo”.

L’amministrazione ha immediatamente gettato acqua sul fuoco, parlando di semplici indagini “preventive e conoscitive dietro autorizzazione della Soprintendenza e con la supervisione di uno studio di geologi” spiegando come siano stati effettuati “10 carotaggi in un terreno privato situato a Fiumicino, recintato e non accessibile ai cittadini”. “Sondaggi – affermano da via Portuense – effettuati a 20 metri di profondità fino a un massimo di 55 metri”. Da uno di queste perforazioni, alla profondità di circa 40 metri, è scaturito il soffione. “Un fenomeno – spiegano dal Comune – non nuovo in questa area attualmente sottoposta a studio e sondaggi proprio per verificare eventuali emergenze archeologiche e geologiche”. “Il progetto che il Comune vuole realizzare deve essere portato avanti con grande scrupolo e dopo esami particolareggiati – la puntualizzazione -. I carotaggi in corso grazie alla presenza dei geologi che stanno esaminando tutti i dati servono proprio a questo: verificare con grande accuratezza la fattibilità dell’opera”. 

Polemico il consigliere comunale Mauro Gonnelli: “Oggi veniamo a scoprire che da giorni si stanno effettuando carotaggi in un’area centrale di Fiumicino, che c’è un cantiere e un geyser da oltre una settimana, ma nessuno si è preoccupato di informare la cittadinanza e nemmeno di installare un cartello come prassi. Ci tenevano tutto nascosto. Una amministrazione che mente così spudoratamente senza preoccuparsi della salute dei cittadini dovrebbe andarsene a casa e anche di corsa”. E si parla anche di una denuncia pronta per essere inoltrata alla Procura della Repubblica.