Le macerie, la rabbia delle persone mandate via e la collera dovuta al mancato preavviso
Il Faro on line ā Una coperta con dei piccoli ricami neri gettata sul pavimento di quello che resta di una camera da letto. Lāodore secco dei calcinacci e della terra mossa dai lavori e lāassordante andirivieni di camion e ruspe. Eā lo scenario post apocalittico che si presenta agli occhi di chi si trova a passare davanti alle macerie di quelle che erano le Torri di Nuova California. Il giorno dopo il via alle opere di sgombero e abbattimento nellāaria restano solo frammenti delle vite di chi ha perso la sua casa e le sue abitudini. āCāhanno lasciato solo i rom!ā Ć il rabbioso commento di un signore che porta a spasso il cane, in riferimento alla decisione del direttore dei lavori di non smantellare una casa regolarmente aquistata da una famiglia di Rom.
La rabbia delle persone mandate via da quelle che erano le loro abitazioni Ć© resa collera dal poco preavviso con il quale sono venuti a conoscenza della decisione di abbattere le Torri di Tor San Lorenzo. Eppure tutto Ć© andato secondo i piani, senza battute dāarresto causate dalla tensione dei diretti interessati. Nelle primissime ore della mattinata molti rom hanno cercato di raccattare ciĆ² che resta dei loro averi dal suolo ricoperto di detriti, per lo piĆ¹ in silenzio e con aria sgomenta. La prima alba su quello che resta delle villette ha portato con sĆ© il silenzio.
Nessuno ha voglia di parlare. Si sa solo che gli abitanti delle Torri attendono un piano di ricollocazione che ancora non cāĆ©, molti di lori evidentemente provati dallāaccaduto hanno potuto contare sul lavoro della Croce Rossa e della Protezione Civile, prontamente presenti ai margini dei detriti delle abitazioni. I lavori di abbattimento delle torri sono solo il primo passo di un piano di pulizia del litorale ardeatino pieno di abitazioni irregolari.
Samantha Morano