Crisi politica, Centore attacca Acquarelli

1 luglio 2014 | 00:35
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Crisi politica, Centore attacca Acquarelli

“Perché solo ora si accorge che Ardea è allo stallo? Due anni fa quando parlavamo dell’aumento della tassa dei rifiuti, dove stava il suo partito”

Il Faro on line – Non poteva mancare il disappunto del segretario de “La Destra” Simone Centore in merito alla crisi politica che sta attanagliando il paese, una crisi che è riuscita a trovare uno spunto anche nella festa per onorare il Santo  Patrono di Ardea. “Una festa ben riuscita – spiega Centore – che se fosse stato per il gruppo Acquarelli, fatta eccezione di Iacoangeli, non si sarebbe mai svolta. Una domanda: perché solo ora si accorge che Ardea è allo stallo? Due anni fa quando parlavamo dell’aumento della tassa dei rifiuti, dove stava il suo partito. Dove stava due anni fa quando scrivevamo di una spartizione partitocratica degli incarichi? I forzisti protocollano le dimissioni di uno dei migliori assessori quali Romolo De Paolis che sta riportando in alto insieme al dirigente,  le sorti del settore urbanistica affrontando numerosi temi come la variante di salvaguardia al Prg, la risoluzione dei nuclei abusivi, le case Ater, i 706 ettari delle Salzare, la definizione del piano particolareggiato della Banditella, oltre al piano delle demolizioni… Per quale mpotivo? E poi siamo ancora in attesa del bilancio preventivo 2014”.

“Il patrono per il paese è uno. Acquarelli qualora avesse coraggio e volesse salvare questo paese, raccolga le firme e liberi Ardea. Al sindaco invece proponiamo di nominare una giunta tecnica di persone  conosciute a lui solo”.

“Un impegno come segretario de La Destra, lo prendo fin d’ora: nella prossima tornata elettorale e speriamo presto, in lista ci saranno soltanto persone dai certificati penali e carchi pendenti illibati. Centore conclude ringraziando il parroco Don Aldo e quanti con lui hanno collaborato, tra questi Di Fiori, Volante Policarpo, Iacoangeli, Mauro Giordani Romolo De Paolis alla ottima riuscita della festa, dimostrazione che ancora ci sono cittadini di buona volontà.