Accattonaggio, abusivismo e furti: così muore il turismo ad Ardea

12 luglio 2014 | 03:18
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Accattonaggio, abusivismo e furti: così muore il turismo ad Ardea

Sempre più frequenti le segnalazioni agli organi di polizia e al Comune

Il Faro on line – I turisti che vengono ad Ardea non vedono propriamente una “cartolina”.  A cominciare dalle abitazioni abusive, obsolete e mal mantenute lungo l’arenile, manufatti  sottoposti ad ordinanza dirigenziale di demolizione o per sentenza passata in giudicato, affittate a senza tetto e rom dell’Est, spesso occupate abusivamente; e poi strada del lungomare senza segnaletica e con manto stradale divelto, spiagge nel degrado, sabbia spinta dal vento sul marciapiede e sulla strada che rende pericolosa e difficile  la circolazione, secchioni dell’immondizia alle 10 del mattino ancora non svuotati. In un paese che dovrebbe essere a vocazione turistica, a deplorare lo stato di disagio non sono soltanto i commercianti , ma i bagnanti disturbati dall’affollamento di vu cumprà e di bambini nomadi che gironzolano incustoditi sull’arenile infastidendo nel fare accattonaggio. Segnalati  furti in appartamenti, persino in ore pomeridiane con gente all’interno. Una situazione  che è stata posta all’attenzione delle autorità locali, dai servizi sociali, alla municipale e ieri mattina direttamente al sindaco di Ardea.
Luigi Centore