Tagli organici e risorse, uno sciopero generale dei vigili del fuoco

24 febbraio 2015 | 05:45
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Tagli organici e risorse, uno sciopero generale dei vigili del fuoco

Il sindaco Mazzola: “Il corpo e i sindacati fissino una data. Il caso della nostra città emblematico per tutta l’Italia”

Il Faro on line – “Basta parole! Basta piagnistei! Organizziamo a Tarquinia lo sciopero generale dei vigili del fuoco per protestare contro i continui tagli agli organici e alle risorse – il sindaco Mauro Mazzola -. Non possiamo aspettare il morto, prima che qualcosa si muova. Il nostro caso è emblematico di quale sia la situazione in tutta Italia”. Queste le dichiarazioni dopo l’incendio del 19 febbraio che ha danneggiato una palazzina a Tarquinia riportando alla ribalta l’urgenza di un distaccamento permanente in città.

“Sono anni che chiedo la stessa cosa, ovvero la creazione di un presidio fisso dei vigili del fuoco – prosegue Mazzola -. Ora sull’onda emotiva tutti si lamentano e scoprono l’estrema gravità della questione. Poi passata la paura, nessuno parlerà più del problema fino alla nuova emergenza. Cosa aspettiamo. Il corpo dei vigili del fuoco e i sindacati scelgano una data per indire uno sciopero generale da fare a Tarquinia. Scenderò in piazza con loro indossando la fascia tricolore. Il tempo dei lamenti è finito. Occorre passare all’azione e far sentire forte la voce della protesta”.

Giova ricordare che Viterbo, capoluogo di provincia, dista oltre 45 chilometri da Tarquinia, con tempi di percorrenza che sfiorano l’ora; Civitavecchia, invece, è distante circa 20 chilometri, ma la città presenta infrastrutture di estrema rilevanza come il porto, il più importante del Mediterraneo per traffico crocieristico, e una centrale elettrica, tra le più grandi d’Italia. “In tema di sicurezza non ci possono essere cittadini di serie A e di serie B – conclude il Sindaco -. La posizione geografica della città è strategica, perché un presidio fisso a Tarquinia, garantirebbe la copertura di tutta la fascia litorale viterbese, e dei Comuni dell’immediato entroterra. Senza dimenticare che in estate la popolazione cresce in modo esponenziale e con essa, le emergenze”.