Il M5S commenta l’attaco del sindaco di Tarquinia al sindaco di Civitavecchia

23 marzo 2015 | 06:00
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Il M5S commenta l’attaco del sindaco di Tarquinia al sindaco di Civitavecchia

Dario Menditto (M5S): “Mazzola non perde l’occasione per sfidare Cozzolino sulla questione relativa alla centrale a carbone”

Il Faro on line – “Il sindaco di Tarquinia Mazzola non perde occasione per attaccare il suo obiettivo preferito, cioè il sindaco di Civitavecchia e la sua maggioranza”.- queste le parole di Dario Menditto, Consigliere a 5 stelle – “Furbo, furbissimo e demagogo quando invita, anzi sfida, a chiudere la centrale a carbone. Infatti fa finta di non sapere che un sindaco può far valere i suoi poteri solo in ambiti ben individuati dalla normativa, come ad esempio la conferenza dei servizi per l’approvazione dell’Aia, ma purtroppo a quei tempi, nel 2013, c’era un altro sindaco a Civitavecchia e guarda caso era compagno di partito di Mazzola. In quella sede purtroppo tale signor sindaco non fece valere i propri poteri ed è anche grazie alla sua firma se adesso in quella centrale si può bruciare il 25 percento in più di carbone rispetto al progetto sottoposto a Via nel 2003”.

“E’ anche grazie alla firma dei rappresentanti del Governo e della Regione”, – continua il Consigliere – “tutti rigorosamente del Partito democratico, il partito del carbone. Al di fuori del rilascio dell’Aia, in base al D.Lgs. 267/2000, il Sindaco può intervenire solo ‘in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica’”, – spiega Menditto –  “quindi si tratta di un potere eccezionale, attuabile in situazioni contingenti di inaspettato pericolo per la popolazione. Detto questo, non si può nascondere che la pesantissima situazione sanitaria e ambientale locale è tutt’altro che imprevedibile, ma è invece istituzionalizzata e regolarizzata da anni ed anni di accordi, contropartite economiche e firme, proprio come quelle messe in calce all’ultima Aia. Non a caso noi del M5s non abbiamo inserito nel programma la chiusura della centrale, perché abbiamo promesso solo cose che pensiamo di poter realizzare, l’ipocrisia la lasciamo a politici ben più avvezzi”.

“Quello che noi stiamo chiedendo” – conclude il consigliere Dario Menditto – “è il riesame di quell’infausta Aia del 2013, come avevamo promesso. Ciò non toglie che se ci dovessero essere nuovi sviluppi tali da consentire altre possibilità di manovra saremo ricettivi e pronti ad agire. La lotta all’inquinamento è una cosa seria, purtroppo è una guerra di trincea nella quale bisogna acquistare posizioni con fatica e giorno per giorno. Non si può andare alla carica perché si rischia lo sbaraglio. Il nemico è forte e purtroppo non è detto che sia un’industria o un colosso  energetico, si nasconde molto più spesso dietro un politico compiacente. Gli piacerebbe a Mazzola che Cozzolino emettesse senza i presupposti di legge un’ordinanza di chiusura della centrale, perché un simile passo falso provocherebbe la caduta della giunta e forse la vittoria di un nuovo sindaco, magari del Pd, che sia fiero di accettare il finanziamento della servitù energetica di Enel, proprio come Mazzola”.