Appello di Satta al sindaco: “Parlare meno e fare più fatti”

1 aprile 2015 | 06:05
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Appello di Satta al sindaco: “Parlare meno e fare più fatti”

La lista Noi Insieme: “Va recuperato il rapporto costante con i cittadini. E stabilito un timing delle opere da realizzare”

Il Faro on line – “Certamente il sindaco Montino alla fine del suo mandato, riuscirà (in parte) a dare qualche risposta ai proclami (diversi condivisibili) somministratici in questi 20 mesi di legislatura. Non ci sono scommesse da fare, però sarebbe corretto che il sindaco, considerata la grande esperienza fatta in questi 30 anni di lavoro fuori dal territorio, possa chiarire in assemblea pubblica quanti dei molteplici problemi che gravano quotidianamente sulla città riuscirà a risolvere nell’immediato”.

E’ la posizione della lista NOI Insieme, espressa in un comunicato a firma Luigi Satta. “Non intendiamo redarguire l’operato del sindaco, ma anche se non possiede una bacchetta magica, i problemi devono essere risolti, come da copione (o da programma elettorale). Come? Cercando di rimanere più vicino la gente, incontrandola per strada, senza timori, magari spiegandole come stia risolvendo i problemi e a quali punti del suo programma sta dando dare precedenza”.Satta insiste molto sul tema del dialogo con i cittadini: “Perché non continuare a stare tra la gente come ha fatto durante l’anno di campagna elettorale, in cerca di voti? Alla fine i cittadini gli hanno dato fiducia; bisogna fare attenzione a non tradirla, mai pensare di raggirarli, perché i cittadini non sono sempre stupidi”.

“Qualche lancia – prosegue la nota di Noi Insieme – va spezzata in favore di Montino che, ritornando sul territorio, si è trovato un comune quasi irriconoscibile, con una crescita urbanistica e demografica esponenziale; anche se prevista dal nuovo Prg, i tecnici nella fase  progettuale hanno trascurato una tema importante: l’adeguamento dei servizi essenziali per una normale qualità della vita dei cittadini residenti e non.

Allora, perché pensare a mettere in studio altri progetti (come il sottopasso) che richiedono tempi lunghi e scontri con una becera burocrazia (che il sindaco conosce bene) specialmente in un territorio insidioso come questo, dove i problemi idraulici vincolano qualsiasi iniziativa, senza tempi certi? Per non parlare del problema economico, con il già gravoso problema di amministrare il quotidiano, con un continuo tirare i lembi di una coperta troppo corta?

Solo per memoria di qualcuno – conclude Satta – sarebbe sufficiente andare a leggersi un’intervista di Giancarlo Bozzetto del gennaio 2009: criticava il piano triennale delle opere pubbliche perché non menzionava il bando europeo per la progettazione del nuovo ponte (2 Giugno), opera pensata tra i suoi progetti. Allora, o Bozzetto era un lungimirante (considerando che non trascurava i momenti per stare vicino alla gente e conviverci, anche con i loro i problemi) oppure Montino non riesce a captare i veri problemi della città”.