Settantotto, l’agonia della Prima Repubblica

3 aprile 2015 | 09:17
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Settantotto, l’agonia della Prima Repubblica

IlFaro on line – Per i nati dal 1950 in poi, ogni anno a seguire ha determinato avvenimenti da ricordare e la forte accelerazione culturale, politica, religiosa e tecnologica ha influenzato non poco le coscienze e gli orientamenti dei giovani. Fabio Galluccio nel suo “1978” ci riporta alla memoria un anno che per la sua molteplicità di avvenimenti di ogni genere ha deciso molto di un futuro che è tuttora presente. L’autore analizza personalmente, attraverso le lenti di un ventiquattrenne di allora, prima studente universitario e poi uomo protagonista del suo tempo, il momento storico di quei 12 mesi indimenticabili e significativi.

Il sottotitolo è “Comincia l’agonia della prima repubblica”, una definizione che investe molti  scenari, si va dal mondo cattolico a quello politico, dal terrorismo alla criminalità organizzata, dai poteri occulti alla grande industria dell’informazione e non solo. Tra i fatti salienti il ritrovamento del cadavere di Aldo Moro, rapito e ucciso dalle brigate Rosse e l’elezione e la morte di due Papi. Allo scomparso Paolo VI, subentra Papa Luciani che muore un mese dopo e sale al soglio pontificio Karol Woityla, primo Papa polacco con il nome di Giovanni Paolo II, divenuto recentemente santo. Ma questi, se pur eclatanti, sono solo alcuni tasselli che compongono un mosaico ben più vasto.

Nel 1978 c’è la Loggia P2 di Licio Gelli, la banda della Magliana, le stragi terroristiche e di mafia, l’elezione del Presidente partigiano Sandro Pertini, l’ascesa politica di Bettino Craxi, il compromesso storico, la trasformazione dell’imprenditore edile Berlusconi a signore dell’editoria, detentore di reti televisive, quotidiani e imprese pubblicitarie che gli conferiranno potere e consensi illimitati. Il 1978 è ancora Calvi, Sindona, l’assassinio di Palma, di Impastato, è l’anno delle leggi sulla chiusura dei manicomi e della norma che consentiva l’aborto in particolari casi di rischio per la madre. Galluccio ci racconta tutto questo con stile divulgativo, come quando da ragazzo sentiva e viveva la politica con amore e responsabilità.

“Settantotto” di Fabio Galluccio
OLTRE Edizioni
€ 14,50 – eBook € 3,99
pag. 152

Fabio Galluccio è nato a Messina nel 1954. Studioso del pensiero liberalsocialista è segretario del circolo Giustizia e Libertà di Roma. Ha pubblicato con Nonluoghi (2002) “I lager in Italia. La memoria sepolta nei 200 luoghi di deportazione fascisti”, “Non potevi fare altrimenti, Valentina Monti Ferrarini, una vita per la democrazia” (2005), “Gli ultimi giorni di Prodi”. Lavora in una grande azienda di telecomunicazioni nell’area delle Risorse Umane.

Stefano Piermaria