Stop alla plastica nei mari

14 aprile 2015 | 12:45
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Stop alla plastica nei mari

Il Faro on line – Si è conclusa la 12^ edizione della regata vela classe Open organizzata da “Vela Mare ssd” conosciuta come “Regata dei cetacei” partita venerdì 10 da Viareggio e ritornata allo stesso porticciolo il 12 aprile. Il percorso era: Viareggio – Tino – Giraglia – Viareggio, tra le coste toscane e quelle francesi, all’interno  della grande area marina protetta Pelagos, meglio conosciuta come ” il Santuario dei Cetacei”. 78 le imbarcazioni d’altura che hanno partecipato a questa competizione mediterranea.
A differenza delle altre manifestazioni sportive questa aveva anche lo scopo di monitorare il tratto di mare percorso per valutare la presenza di plastica ed altri inquinanti sulla superficie marina. Ad ogni equipaggio infatti era stata consegnata una scheda di segnalazione. Al rientro a Viareggio le schede sono state raccolte dai dirigenti di Accademia Kronos Anna Maria Irace, Franco Floris e Luca Petrone.

Alle prime tre schede più complete sono stati assegnate le targhe della campagna “Stop alla plastica nei mari” di Accademia Kronos.Ora le schede sono al vaglio dei referenti di Accademia Kronos per poter redigere una prima mappa degli inquinanti galleggianti sul nostro mare. Ma questo è solo l’inizio dell’operazione,  infatti, si prevede di allargare l’iniziativa a tutti i diportisti del mediterraneo consentendo loro di partecipare a questo progetto di salvaguardia del Mediterraneo.

Sul sito www.accamiakronos.it è stata posta la scheda che ogni sportivo o amante del mare potrà stampare e completare ( vedi allegato ). Dopo averla completata, anche con eventuali aggiunte personali, dovrebbe essere rinviata ad Accademia Kronos via fax al n. 0761.093098 o via e mail: ak@accademiakronos.it 

Tutti i collaboratori di questa campagna saranno omaggiati con l’iscrizione gratuita ad Accademia Kronos. Alla fine dell’estate tutte le schede raccolte serviranno per redigere una mappa degli inquinanti in sospensione sul mare; inquinanti, soprattutto  plastica e reti alla deriva, che uccidono ogni anno centinaia di mammiferi marini, tartarughe e grandi pesci pelagici.