Il Pd contesta il disegno per cui si vorrebbe il Pit subordinato alla Casa della Salute

16 aprile 2015 | 06:00
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Il Pd contesta il disegno per cui si vorrebbe il Pit subordinato alla Casa della Salute

Gnazi e Zonetti: “Vigileremo affinché il Posto di Primo Intervento non venga depotenziato”

Il Faro on line – “Come noto, il Direttore Generale Dott. Quintavalle ha risposto alla nostra lettera. Innanzitutto lo ringraziamo per l’attenzione riservata all’iniziativa dei Circoli Pd di Cerveteri e Ladispoli e per la sensibilità dimostrata verso la problematica a lui sottoposta. Tuttavia, nel merito della nota, rileviamo come la nuova configurazione descritta dall’Asl Rm F sarebbe prevista nel Piano attuativo che sarà presentato alla Regione Lazio prossimamente”, dichiarano in una nota congiunta il Segretario Pd Cerveteri Avv. Alessandro Gnazi e il Segretario Pd Ladispoli Dr. Andrea Zonetti.

“Ancora, quindi, è un’eventualità e finché non sarà prevista in concreto continueremo a vigilare. Al momento, l’unico atto ufficiale resta il Piano Strategico, che prevede la trasformazione del Pit di Ladispoli in Casa della Salute, con il Posto di primo intervento (Ppi) definito quale modulo aggiuntivo ed eventuale – continuano Gnazi e Zonetti -. Naturalmente siamo fiduciosi che quelle frasi presto saranno corrette e superate in nuovi atti ufficiali; ma nel frattempo non possiamo che tenere alta la guardia e confermare le nostre preoccupazioni”.

Il Pd di Cerveteri e Ladispoli, in sostanza, contestano il disegno per cui si vorrebbe il Posto di Primo Intervento di Ladispoli subordinato alla Casa della Salute. Non perché la Cds non sia importante, ma perché il Ppi resta assolutamente prioritario, in quanto è l’unica struttura del territorio in grado di garantire interventi in urgenza ed emergenza con organico adeguato e personale medico qualificato. “Peraltro, in questi ultimi periodi, starebbe emergendo una ulteriore preoccupazione legata a possibili carenze di personale, medico ed infermieristico – spiegano i Segretari Pd -, non vorremo che eventuali spostamenti di personale a copertura di tali carenze possano portare ad un abbassamento dei livelli delle figure professionali impiegate”.

“In ogni caso, vigileremo affinché il Ppi non venga depotenziato e vogliamo che ciò venga formalizzato in documenti ufficiali – aggiungono Gnazi e Zonetti -. Gli interventi in urgenza ed emergenza non debbono assolutamente essere eliminati dalla prestazione delle struttura, poiché ne rappresentano la caratteristica più qualificante e importante”. Per tutte queste considerazioni i Circoli Pd di Cerveteri e Ladispoli continueranno a seguire da vicino le attività legate al Ppu di Ladispoli.

“Ribadiamo, inoltre, la richiesta al Dott. Quintavalle e a tutti i soggetti interessati di adoperarsi affinché il Posto di primo intervento di Ladispoli, già considerato, dalla stessa Asl RmF – chiedono i Segretari Pd -, come un presidio pubblico essenziale per i circa 80 mila residenti di Cerveteri e Ladispoli, mantenga gli standard dei processi assistenziali sin qui erogati con particolare riferimento alle attività di urgenza e di emergenza; sia tutelato nella sua autonomia gestionale, in diretto rapporto con la struttura ospedaliera di pertinenza; sia garantito nella possibilità di sfruttare a pieno le possibilità diagnostiche e le figure professionali impiegate, quindi riconosciuto come un vero Ppi che deve occuparsi di urgenze ed emergenze con personale medico specifico ed adeguato, senza dover assistere ad un lento e progressivo depauperamento del servizio e delle risorse così preziose per i cittadini; sia, infine, considerato come un modulo da potenziare nell’organico e da arricchire con nuove strumentazioni e in grado di cooperare in sinergia con il futuro modello organizzativo della Casa della Salute, senza esserne subordinato”.

“Siamo fiduciosi che le nostre istanze siano accolte, perché per questo territorio è essenziale che il Ppi di Ladispoli prosegua con le sue prestazioni di urgenza e soprattutto di emergenza a beneficio di tutti gli 80 mila residenti di Cerveteri e Ladispoli – concludono Gnazi e Zonetti -. In attesa degli atti ufficiali che consacreranno promesse ed impegni saremo lieti di organizzare, insieme al Dott. Quintavalle, un incontro pubblico, alla presenza dei cittadini, affinché sia precisato e pubblicamente ribadito l’impegno di mantenere e potenziare quelle strutture che assicurino prestazioni di urgenza e anche di emergenza per questo territorio. Sarebbe atto simbolico di grande rilevanza che l’incontrò pubblico avvenga proprio nel PPI di Ladispoli”.