3 ragazze investite davanti al Liceo Manzoni

20 aprile 2015 | 17:00
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3 ragazze investite davanti al Liceo Manzoni

Rinascita Civile: “Sta all’Amministrazione trovare una soluzione per questa situazione”

Il Faro on line – “Ogni mattina migliaia di ragazzi escono di casa per andare a scuola, molti da Latina, altri dai paesi vicini e tutti pensano che nulla possa loro accadere durante questo tragitto: un fiume di ragazzi vocianti, allegri a volte anche distratti che a tutto pensano meno che di essere in pericolo”. E’ quanto si legge in un comunicato del Direttivo di Rinascita Civile. 
“Il 18 aprile, tre ragazze sono state investite davanti al Liceo Manzoni di Latina – prosegue il comunicato – erano le 8:20 e trafelate attraversano sulle strisce pedonali quando un piccolo fuoristrada le sbalza a terra, stavolta non era una delle macchine sfreccianti che, preoccupandosi solo del semaforo verde accellerano noncuranti, ma era il nonno di uno studente dello stesso Liceo ripartito preoccupato delle auto che arrivavano e non guardando avanti a se, potevano essere le figlie o le nipoti di ognuno di noi. 

Da tempo la situazione è conosciuta ed è stata segnalata, già a novembre 2014 una ragazza era stata investita sulle strisce, sono anni che gli stessi studenti e gli insegnanti chiedono più sicurezza, con l’istallazioni di dossi per far rallentare le auto, oppure attraversamenti rialzati o anche semafori a chiamata, da non trascurare nemmeno la possibilità di spostare l’accesso della scuola.

Sta all’Amministrazione Comunale – prosegue l’Associazione – trovare la soluzione più idonea, con senso di responsabilità, senza indugiare oltre. Recentemente il sindaco Di Giorgi ha espresso opinioni e fatto passerella sull’omicidio stradale limitandosi ad un comunicato di solidarietà con le studentesse. Da novembre il Comune cosa ha fatto, perché non si ascoltano i genitori, gli studenti e tutto il personale della scuola? Ora si assiste allo squallido rimbalzo di responsabilità, intanto la situazione di pericolosità perdura. Siamo e ci sentiamo in pericolo, siamo indignati come associazione e come genitori e chiediamo con forza e fermezza la messa in sicurezza di quel tratto di strada la vita dei ragazzi non può essere una questione di budget”.