Expo’ 2015, il Villaggio Save The Children

22 aprile 2015 | 13:00
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Expo’ 2015, il Villaggio Save The Children

Save the Children a Gentiloni, “L’eredità dell’Esposizione sia un messaggio politico forte per cambiare la vita di milioni di persone che non hanno accesso al cibo”

Il Faro on line – Expo 2015: Save the Children a Gentiloni, “L’eredità dell’Esposizione sia un messaggio politico forte per cambiare la vita di milioni di persone che non hanno accesso al cibo. L’Italia se ne faccia portavoce alle Nazioni Unite e nei confronti degli altri Governi”
Il Ministro degli Esteri in visita al cantiere: “Fondamentale stimolare un ampia partecipazione all’elaborazione delle nuove regole che serviranno a costruire un pianeta più sostenibile. Per questo iniziative come quella di Save the Children sono importanti”. “Expo 2015 può e deve essere un’occasione da non perdere nel processo che porterà alla scrittura dei nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile. Per sei mesi il tema dell’alimentazione e della sicurezza alimentare sarà al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica di tutto il mondo e questa è una grandissima opportunità per costruire una nuova sensibilità su questi temi e spingere i governi ad impegnarsi concretamente per garantire universalmente il diritto al cibo”. Questo il messaggio lanciato da Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children, l’Organizzazione dedicata dal 1919 a salvare i bambini e tutelarne i diritti, nel giorno in cui il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha visitato il cantiere di Expo 2015. “L’Italia, come paese ospitante dell’Expo, dovrà essere in prima fila impegnandosi nei confronti degli altri Governi e alle Nazioni Unite, per far sì che questa Esposizione lasci un’eredità concreta e un messaggio politico di forte cambiamento per la vita di milioni di persone”.
Oltre 6 milioni di bambini sotto i 5 anni continuano a morire ogni anno per cause evitabili, come un morbillo o una diarrea e per 3 milioni la principale concausa di morte è la malnutrizione. Sono oltre 200 milioni quelli affetti da qualche forma di malnutrizione. Garantire a questi bambini e alle loro famiglie il diritto al cibo è una sfida che si può vincere e ciascuno può essere parte di questo cambiamento. Save the Children è impegnata con interventi di nutrizione e salute a favore di madri e bambini in oltre 40 paesi del mondo e nel 2009 ha lanciato la campagna Every One per il contrasto alla mortalità e malnutrizione infantile. Nel solo 2013 sono stati 14,4 milioni i bambini sotto i 5 anni raggiunti con programmi di nutrizione e 13,2 milioni quelli che hanno beneficiato, con le mamme, di interventi nell’ambito della salute.
“Expo 2015 è un’occasione per riflettere sul futuro del pianeta in cui viviamo e sulle grandi questioni del cibo, dell’acqua e della crescita della popolazione mondiale. Sono sfide che possono sembrare lontane, ma anche opportunità che vedono l’Italia in prima fila nella sensibilizzazione degli altri Paesi e degli organismi internazionali”, afferma il Ministro degli Affari Esteri, Paolo Gentiloni. “Expo aprirà il dibattito su questi temi all’opinione pubblica italiana e internazionale per stimolare un’ampia partecipazione all’elaborazione delle nuove regole che serviranno a costruire un pianeta più sostenibile. È per questo che iniziative come quella di Save the Children sono essenziali per sensibilizzare su temi che altrimenti potrebbero restare troppo distanti dai milioni di persone che spero visiteranno l’Esposizione universale”.Anche Save the Children sarà ad Expo, con un padiglione dedicato alla malnutrizione e alla mortalità infantile. “Vogliamo raccontare e far riflettere le persone su cosa significhi vivere senza uno dei diritti fondamentali, come il diritto al cibo, portando un messaggio positivo: la malnutrizione e la mortalità infantile possono essere sconfitte e ciascuno può dare il proprio contributo”, spiega Valerio Neri.
Il padiglione di Save the Children, pronto per l’apertura dell’Esposizione, sorgerà lungo il Decumano in un ampio spazio di 800 mq e ospiterà una struttura di legno che ricorderà uno dei tanti villaggi nel mondo in cui Save the Children opera quotidianamente, combattendo la malnutrizione e la mortalità infantile. Il Villaggio Save the Children sarà aperto ogni giorno dalle 10 alle 18,30 (oltre ad alcune speciali aperture serali) e ospiterà una serie di istallazioni interattive, attraverso cui i visitatori vivranno delle esperienze sensoriali che li faranno confrontare con la vita di un bambino nato in un paese povero.
Il Villaggio Save The Children Sin dall’accoglienza nel Villaggio il visitatore si troverà di fronte alla “Macchina delle nascite”, un’istallazione che, attraverso il concetto di casualità, lo porterà ad assumere una nuova identità e a “rinascere” in un altro luogo del mondo. Diventando un bambino nato in Mozambico, Etiopia, Siria, Liberia, India, Nepal, i visitatori potranno conoscere le condizioni di vita e affrontare le stesse difficoltà che loro vivono quotidianamente. All’interno della stanza dedicata alla nutrizione, il visitatore conoscerà la storia della sua “nuova identità”. Si troverà infatti di fronte all’archivio delle storie e potrà confrontarsi con la vita reale dei bambini che, grazie al lavoro quotidiano di Save the Children, hanno potuto cambiare la propria vita, nonostante le difficoltà di nascere e crescere in un paese dove ogni giorno si combatte per nutrirsi.
Nell’area malnutrizione il visitatore potrà per la prima volta cambiare “virtualmente” la vita della sua nuova identità. Attraverso l’istallazione “Storia a bivi”, infatti, il visitatore dovrà cimentarsi in un gioco attraverso il quale sarà chiamato a “riscrivere” quella storia in un percorso di scelte che determineranno il futuro della propria identità. La visita al Villaggio prosegue all’interno di un ambiente dedicato alle emergenze. Qui il visitatore verrà proiettato in un contesto di emergenza e potrà immedesimarsi e riflettere su ciò che si prova in un contesto simile.Anche nell’area verde all’esterno del Villaggio sarà possibile interagire con altre istallazioni. Attraverso l’Osservatorio, come in un caleidoscopio, si potrà vedere da vicino le realtà in cui opera Save the Children o conoscere e provare come funziona una pompa manuale per l’acqua, come quelle utilizzate nei progetti dell’organizzazione. Sarà inoltre possibile visitare un orto comunitario, all’interno del quale si potranno apprendere le principali informazioni che riguardano il ciclo della produzione alimentare.
I partner di Save The Children ad Expo Essere una delle pochissime ONG internazionali ad avere uno spazio espositivo dedicato in Expo è per noi un onore e una grande sfida, che stiamo affrontando grazie al sostegno e al contributo di tanti partner che hanno voluto essere al nostro fianco in quest’avventura”, spiega Daniela Fatarella, direttore Marketing e Comunicazione di Save the Children. “Il Villaggio sarà un luogo dove tutti loro potranno raccontare il contributo che stanno dando all’organizzazione e alla lotta contro la mortalità infantile e la malnutrizione. Non solo le aziende che ci hanno sostenuto, ma anche i nostri volontari e i testimonial che in questi anni hanno contribuito al nostro lavoro, faranno parte della grande squadra di Save the Children ad Expo e ci aiuteranno a coinvolgere bambini ed adulti nella visita al Villaggio, stimolando i visitatori ad essere parte del cambiamento nella lotta alla malnutrizione”.
Tra le aziende che ad oggi hanno deciso di sostenere Save the Children nel progetto di Expo e negli interventi che l’organizzazione porta avanti sul campo nell’ambito della nutrizione e salute, vi sono: Bolton Group, Bulgari, Elica, Meraviglia Spa, Mondelez, Pilosio, Sperlari. Il Padiglione di Save the Children è stato realizzato dall’agenzia H+. Hanno inoltre sostenuto la realizzazione del Padiglione in Expo, progettato dallo studio Argot ou la Maison Mobile, attraverso un concreto impegno: Albiati srl, l’arch.Phd Melania Bugiani, il Corpo Forestale dello Stato, GreyUnited, Hfarm, iGuzzini, SONY, Metis Lighting, Velux.