Tirocinanti di Palazzo di Giustizia, Fi: “Dal Sindaco solo risposte ideologiche”

22 aprile 2015 | 17:00
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Tirocinanti di Palazzo di Giustizia, Fi: “Dal Sindaco solo risposte ideologiche”

Fi: “L’Enel è stata ricattatoria, dice il primo cittadino. Ma non fa sapere quale sia stato questo ricatto”

Il faro on line – “L’ideologia, senza coerenza, viene prima dei problemi. Questa la dura lezione che i tirocinanti di Palazzo di Giustizia hanno potuto provare sulla loro pelle, leggendo la risposta che il sindaco Antonio Cozzolino ha dato ad Enel al riguardo del sostegno che l’azienda doveva dare alla categoria” – afferma il Coordinamento di Forza Italia di Civitavecchia. “Non se ne fa nulla – contiua il Coordinamento – perché l’Enel è stata ricattatoria, dice il primo cittadino. Ma non fa sapere quale sia stato questo ricatto: perché non giocare a carte scoperte? Non era questa l’amministrazione trasparente? Ne vien fuori invece l’esatto contrari”. “A fare ricatti, senza ottenere nulla, – continua Fi – è proprio il Sindaco, che infatti non perde occasione di sbandierare il ricorso Via e la vecchia convenzione in quanto Enel si è opposta al pagamento”.

“E se invece Enel avesse dato il contributo, – si domanda il Coordinamento – allora andava tutto bene? Mah… Per noi l’approccio deve essere completamente diverso: innanzitutto perché se ci sono cose che non vanno, si devono comunque denunciare, non possono essere la base per una trattativa sulla pelle dei cittadini”. “E ancora, – continua Fi – la vicenda dei contratti per l’energia elettrica stipulati con Edison, sicuramente non fatti dall’attuale Amministrazione ma una domanda anche semplice, non pervenuta, era d’obbligo: non era meglio fare un contratto di energia con una società ben presente dal punto di vista produttivo sul territorio (viste le condizioni economiche del Comune ormai da anni in grande difficoltà) che magari poteva essere più tollerante nel richiedere il pignoramento a causa di mancanti pagamenti dei consumi?”

“Davvero pensano – prosegue il Coordinamento del partito – che non sia un affare utilizzare le aziende, per cui anche le maestranze del territorio? Il fatto è che questo sindaco non vuole parlare con nessuno, che siano datori di lavoro, imprenditori, sindacati , associazioni, ecc. Chiede aiuti e non dà neanche garanzie. Non crediamo sia peraltro una sua scelta, ma un atteggiamento figlio di una enorme debolezza politica che si sta ripercuotendo negativamente sulla città”. Che siano autorizzati a mettere davanti a tutto l’ideologia – conclude Fi (quale, soprattutto, con quanta coerenza?) in nome del 17% preso alle elezioni da parte di chi si è ormai da tempo pentito? Perché poi è così che arrivano i pignoramenti, che cresce la disoccupazione, che non si riparano i semafori, che si scade nel degrado che ormai la città conosce sin troppo bene”.