Bilancio Acqualatina, la società risponde ad Alessandro Mammucari

23 aprile 2015 | 06:00
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Bilancio Acqualatina, la società risponde ad Alessandro Mammucari

Acqualatina: “Dichiarazioni infondate, abbiamo già investito 10,5 milioni di euro, pur a fronte di un gravissimo stato di morosità”

Il Faro on line – “Le dichiarazioni del segretario Pd di Aprilia, Alessandro Mammucari, riportate sulla stampa locale, su mancati investimenti da parte di Acqualatina sul territorio di Aprilia, sono del tutto infondate – spiega Acqualatina -. La Società ha realizzato finora investimenti per circa 10,5 milioni di euro sul Comune di Aprilia, con interventi che hanno garantito il raggiungimento di importantissimi obiettivi quali l’ampliamento e il potenziamento dei depuratori comunali, l’ammodernamento delle reti idrica e fognaria e l’installazione di moderni dearsenizzatori che hanno permesso di debellare l’annoso problema dell’Arsenico, divenendo, Acqualatina, il primo gestore del Lazio ad aver assolto gli obblighi dettati dalla Ue entro i tempi stabiliti”.

“Nel piano degli interventi dell’Ato4, inoltre, sono previsti ulteriori 15,7 milioni di euro fino al 2033, di cui circa 2,5 milioni nei prossimi due anni, volti, tra l’altro, anche ulteriori opere di ampliamento dei depuratori, argomento di cui si parla negli articoli riportanti le dichiarazioni di Mammucari – continua la società -. Milioni di investimenti che, si ricorda, vengono impegnati nonostante l’alto tasso di morosità ancora presente nel Comune di Aprilia, pari al 30% delle utenze comunali contro la media del 9% del resto dell’Ato4”.

“Questo dato dovrebbe essere preso come punto d’attenzione per analizzare la situazione del servizio ad Aprilia e non solo, si calcola che se il tasso di morosità nel solo Comune di Aprilia rientrasse nella media dell’Italia centrale, pari al 3%, nell’intero Ato4 si avrebbe una diminuzione della tariffa di quasi il 2%, con conseguente beneficio di tutti gli Utenti del territorio – conclude Acqualatina -. A conti fatti, dunque, sembra che ci si trovi davanti ad un attacco infondato che, tende, d’altro canto, a dimenticare questioni serie quale il peso collettivo di comportamenti illeciti come la morosità”.