Lazio senza mafie, le Istituzioni entrano nelle scuole

24 aprile 2015 | 17:15
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Lazio senza mafie, le Istituzioni entrano nelle scuole

Bianchi (Pd): Vogliamo dare ai ragazzi gli anticorpi per rifiutare ogni forma di illegalità”

Il Faro on line – “Parlare o ‘rappare di mafie è il primo passo per sconfiggerla. Non basta infatti avere buone leggi per sconfiggere la mafia. Bisogna, come dimostra il tour di ‘Lazio senza Mafie’, che le Istituzioni entrino nelle scuole e nei luoghi di incontro dei ragazzi per parlare con i loro linguaggi. Usare megafoni straordinari come Othelloman, rapper siciliano seguitassimo dai giovani, significa rompere un muro di indifferenza verso temi forti e che alcune volte possono spaventare”. 
Così Daniela Bianchi, consigliera Regione del Pd, commenta la tappa di Cassino del progetto “‘Lazio senza mafie: la musica sta cambiando’ organizzata stamattina presso l’Istituto Varrone di Cassino.

“Con la Regione vogliamo dare a questi ragazzi gli anticorpi necessari per rifiutare ogni forma di illegalità – ha proseguito – ricordando l’esempio di  figure straordinarie, a partire dai magistrati Falcone e Borsellino. Il riscatto di una terra a rischio contaminazione mafiosa infatti parte dai giovani, dalla loro energia e voglia di lottare per un futuro migliore. Far arrivare alle nuove generazioni messaggi come la legalità, la non violenza, il rispetto per gli altri, significa gettare le basi per una comunità forte, con valori condivisi e capace rigettare ogni forma di illegalità.
In tal senso, l’osservatorio sulla Legalità, nato nel 2013 sotto la spinta del presidente Zingaretti, si sta dimostrando uno strumento valido per la lotta alle mafie. E’ notizia di questi giorni, infatti, che anche la Dia, la Direzione Investigativa Antimafia, entrerà nell’Osservatorio, andandosi ad aggiungere a  Forze di Polizia, organizzazioni economiche e sindacali, rappresentanti dell’Ufficio Scolastico Regionale e dell’associazione Libera”.

I miei complimenti per lo splendido progetto che sta coinvolgendo tutte le province del Lazio vanno all’Osservatorio sulla Legalità, al Comune di Cassino e naturalmente a tutti i docenti e studenti (oltre 700) che stamattina erano presenti all’istituto Magistrale ‘M.T. Varrone di Cassino”.