“Snoopy Polka – Noir balcanico” 

24 aprile 2015 | 13:45
Share0
“Snoopy Polka – Noir balcanico” 

Il Faro on line – Un’opera, questo romanzo d’esordio della poetessa e scrittrice fiumana Laura Marchig, che racconta con ironia il lato oscuro del nazionalismo che ha smembrato l’ex Jugoslavia Scoppiettante fin dal primo capitolo quando una donna, stanca della retorica e dell’ipocrisia nazionalista che aveva attraversato il suo Paese balcanico, imbraccia un kalashnikov e comincia lei a sparare. Ma sono spari surreali, perché i proiettili hanno la consistenza del furore della donna che non ne può più, per colpire sagome astratte che però spargono sangue e investe gli abitanti di quel Paese e rappresenta migliaia e migliaia di morti e profughi che la guerra interetnica nella ex Jugoslavia ha tragicamente procurato.

Da qui, da questa gente in fuga, prende avvio il romanzo in uno scenario di vite e intrecci, ritratti e situazioni, le più varie e politicamente scorrette, che forse disturberanno qualcuno, la cui cifra narrativa dominante, che rende tutto il romanzo divertente, non di rado irridente, è l’ironia con tratti molto pertinenti di sarcasmo. Un mondo di gente frustrata, ipocrita, violenta, omologata alle idee più trite di un patriottismo nutrito di odio per l’altro, di razzismo, di omofobia, di rinnegamenti, mentre pare di sentire in sottofondo la musica balcanica di quella che è chiamata Snoopy Polka. Le sue note, per volontà di un bambino, s’innalzano nel primo capitolo, accompagnando idealmente la storia, anzi le storie, senza trascurare quelle, dalla ex Jugoslavia alla Croazia di oggi, che Laura Marchig ci racconta. La costruzione del libro, i cui personaggi si rincorrono a capitoli alternati, rivela, una sapienza narrativa, figlia di tante letture, che sorprende se pensiamo che si tratta della prima opera narrativa dell’autrice.

“Snoopy Polka – Noir balcanico” di Laura Marchig – Oltre Edizioni – pag. 165 – € 12,00

Laura Marchig, conosciuta essenzialmente come poetessa, appartenente alla minoranza italiana in Croazia, ma anche per essere stata per dieci anni direttrice del Dramma Italiano, lo stabile teatrale sempre della minoranza italiana, con all’attivo tanti successi, tra i quali, nel 2013, il più importante premio teatrale croato (Nagrada hrvatskog glumišta) con Kafka project di Karinna Holla.

Stefano Piermaria