Salute, Sia: “Al via il “progetto Prevenzione andrologica 2.0″”

27 aprile 2015 | 13:00
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Salute, Sia: “Al via il “progetto Prevenzione andrologica 2.0″”

Prof. Franco (Presidente Sia): “Siamo grati alla Regione Lazio per aver sostenuto questo progetto”

Il Faro on line – Partirà domani il progetto pilota “Prevenzione Andrologica 2.0”, iniziativa della Sia (Società Italiana di Andrologia) realizzata con il contributo della Regione Lazio e patrocinata dal Comune di Ladispoli. L’iniziativa, che vede il coinvolgimento dei medici di famiglia del territorio, vuole sensibilizzare sull’importanza della prevenzione delle patologie andrologiche sin dalla giovane età, nonché offrire ai più giovani un’occasione per avere una consulenza su problematiche di natura andrologica e sessuale. Dal 28 aprile al 31 maggio i ragazzi dai 15 ai 19 anni potranno prenotare un consulto andrologico gratuito presso i medici di famiglia del territorio che aderiscono al progetto, appositamente formati dalla Sia.

Le prenotazioni potranno essere effettuate attraverso il sito prevenzione@andrologiaitaliana.it. Al contrario delle ragazze che sin dall’adolescenza sono educate alla prevenzione, nei ragazzi perdura una scarsa attenzione verso le patologie dell’apparato genitale e la visita andrologica resta ancora oggi un tabù. “Nell’adolescente e nel giovane adulto le anomalie e le patologie dell’apparato genitale vengono intercettate con molta difficoltà a causa dell’assenza di una cultura andrologica diffusa che determina resistenza ed imbarazzo nei maschi, ma anche nei genitori che rivestono un ruolo di primaria importanza nell’educazione alla salute dei figli – sottolinea il Professor Giorgio Franco, Presidente della Sia – Come Sia siamo impegnati nella realizzazione di iniziative di informazione e siamo grati alla Regione Lazio per aver sposato e sostenuto questo progetto che ci auguriamo possa essere presto esteso ad altri territori regionali e nazionali”.

La visita andrologica diventa ancora più importante se si pensa che quando era obbligatoria la visita di leva in più del 70% dei ragazzi , venivano riscontrate patologie genitali più o meno gravi, e che in oltre il 50% dei casi la fertilità era a rischio. “Prevenzione Andrologica 2.0 vuole trasformare la prevenzione andrologica in un tema attuale: informare per prevenire ed educare alla visita andrologica per individuare eventuali patologie sul nascere, in modo da intervenire tempestivamente evitando danni più gravi e problemi difficilmente risolvibili come l’infertilità – spiega il Dottor Giuseppe La Pera, Componente del Direttivo Nazionale della Sia – Società Italiana di Andrologia – e Presidente Aidass – Associazione Italiana per il Diritto alla Salute Sessuale – Per i genitori poche regole d’oro che abbiamo tradotto in un decalogo scaricabile attraverso il sito dell’iniziativa”. 

Il decalogo dei genitori: 1)Fate fare a vostro figlio una visita andrologica all’età di 14 anni e poi regolarmente negli anni successivi.Questa visita sarà molto utile per controllare il regolare sviluppo e per cogliere eventuali anomalie dei genitali molto frequenti. I ragazzi verso i 14, 15 anni non si fanno spogliare più dalle mamme o dai papà e vengono portati dal dottore solo quando stanno male. Si corre il rischio che un eventuale problema del ragazzo all’apparato genitale non venga intercettato. Facendo una visita dall’andrologo il ragazzo impara a capire che c’è uno specialista ed un luogo dove poter essere ascoltato sui temi del proprio apparato genitale. Una persona a cui poter chiedere e dalla quale avere risposte scientifiche e corrette. La terza ragione è che i ragazzi devono imparare a conoscere il proprio corpo ed il proprio apparato genitale non è nomale avere delle perdita dall’uretra o delle escrescenze sul pene o delle tumefazioni nello scroto. Queste vanno riportate subito allo specialista andrologo e trattate.

2) Informatevi e documentatevi sulle principali malattie a trasmissione sessuale e come prevenirle, informatevi sulla fisiologia del sesso, quali i parametri di normalità e quali sono i principali disturbi sessuali maschili e femminili.Una delle principali barriere della comunicazione sui temi della salute sessuale e riproduttiva è dovuta al fatto che in molti casi i genitori non conoscono la normale fisiologia e le principali malattie e quindi si astengono per evitare di dire cose inesatte.
3) Aprite un dialogo sui temi sessuali con i vostri figli.Aprire un dialogo su questi temi farà capire ai ragazzi che è possibile avere dai genitori un ascolto sui propri dubbi o sulle proprie preoccupazioni e non andare a cercare altrove queste risposte. Una risposta corretta oggi eviterà loro una angoscia domani o di andare a chiedere alla persona sbagliata.
4) Dall’andrologo con papà. Per i padri andare insieme dallo specialista come fanno le mamme e le figlie dal ginecologo aiuta ricostituire la solidarietà fra le generazioni.
5.Insegnare l’importanza della conoscenza del proprio corpo e del proprio apparato genitale. L’auto palpazione dei testicoli è fondamentale per la prevenzione del carcinoma del testicolo così come per le donne l’auto palpazione della mammella. Imparare a guardare il proprio pene non per valutarne le dimensioni ma per vedere se si hanno delle escrescenze o delle perdite è fondamentale per la prevenzione delle malatte a trasmissione sessuale.

6.Insegnate l’importanza di una sessualità responsabile sia per la prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale che delle gravidanze indesiderate.Come si apre si calza e si usa il preservativo e soprattutto che cosa fare nel caso in cui mentre lo si indossa si ha una detumescenza.
7.Insegnate ai vostri figli a volersi bene ed ad avere rispetto di loro stessi. Spiegate loro che alcool, droga e fumo sono nemici della sessualità e della fertilità. 
8.La fertilità maschile va controllata e protetta non quando si cerca di avere un figlio ma molto prima.Fare questi controlli nel momento in cui si cerca di avere un figlio potrebbe essere troppo tardi
9.NO Panic: fategli capire che gli insuccessi sessuali possono capitare achiunque ma che fanno parte della normalità. Dopo il secondo insuccessosessuale tuttavia portatelo da un andrologo
10.Sia per i padri che per le madri spiegate a vostro figlio che quando una ragazza in un approccio sessuale dice NO vuol dire No.Non sempre questo è chiaro ai ragazzi ed il rispetto per le donne va insegnato fin dai primi anni.