Sex toy: un antico rimedio contro l’esaurimento nervoso

27 aprile 2015 | 10:30
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Sex toy: un antico rimedio contro l’esaurimento nervoso

Il Faro on line – Può sembrare veramente bizzarro, ma il vibratore, come anche altri oggetti di questo tipo, vennero inventati migliaia di anni fa. Esistono infatti diverse raffigurazioni che attestano la presenza di falli finti sia nell’Antica Grecia che nell’Antica Roma. C’è da dire che la recente connotazione di sex toy è molto moderna, considerando che nei secoli passati venivano utilizzati soprattutto per curare patologie come l’isteria femminile. Gli antichi greci erano convinti che i problemi legati all’isteria dipendessero da un mal funzionamento dell’utero, o meglio dal fatto che l’utero potesse muoversi all’interno del corpo femminile fino a raggiungere il cuore, o nei casi più gravi la testa. A testimonianza di questo esistono numerose raffigurazioni di donne che utilizzano gli ‘olisbos’, una specie di dildo fatto di legno o di pietra.

Questa convinzione venne mantenuta anche nelle epoche successive, ma la rigida educazione in ambito sessuale tipica del Medioevo e del Rinascimento, ne modificò la somministrazione: non più falli finti, ma matrimonio o massaggi pelvici eseguiti da medici esperti. Durante l’epoca vittoriana, in Inghilterra ci fu una vera e propria rivoluzione. Proprio nel periodo in cui il corpo delle donne era considerato come puro ed inviolabile e la prostituzione veniva abolita in toto, si faceva strada il giocattolo sessuale più famoso. Infatti i medici che esercitavano in epoca vittoriana erano soliti utilizzare la stimolazione clitoridea per ottenere il cosiddetto ‘parossismo isterico’, ovvero il momento di massima manifestazione della malattia. Raggiungendo l’orgasmo la donna iniziava a rilassarsi e quindi i sintomi fin lì visibili diminuivano drasticamente. 

Il vibratore come lo conosciamo oggi venne inventato dal medico inglese Joseph Mortimer Granville, trasformando uno strumento che era stato inventato per scopi totalmente diversi: uno spolverino elettrico. Questo strumento venne messo a punto soprattutto per alleviare le fatiche dei medici che impiegavano molto tempo a portare a termine i massaggi pelvici e a ridurre le tempistiche dei trattamenti. In alternativa ai vibratori elettrici vennero creati dei vibratori dotati di una manovella, assimilabili ai moderni frullini per sbattere le uova. Nel 1869, George Taylor inventò il ‘manipulator’: lo strumento era costituito da un tavolo al quale era collegata una sfera adibita alla stimolazione clitoridea. In quell’epoca veniva molto utilizzata anche la doccia pelvica, ovvero un forte getto d’acqua tiepida indirizzato verso i genitali.

Nel 1902, l’azienda statunitense Hamilton Beach iniziò una forte campagna pubblicitaria per far entrare nelle case americane questo nuovo elettrodomestico. Il vibratore era per uomo o per donna poiché veniva pubblicizzato come un massaggiatore per sciogliere i muscoli in tensione. Fino alla fine degli anni ’20 i vibratori o massaggiatori venivano acquistati da donne di tutte le età e venivano utilizzati liberamente.Le più note riviste per signore li pubblicizzavano con slogan abbastanza espliciti, anche se non si vedeva nulla di male nell’utilizzare uno strumento esterno per raggiungere l’orgasmo. Il forte apprezzamento dimostrato dal pubblico femminile spinse le case cinematografiche che producevano pornografia a farlo utilizzare dalle proprie attrici e questo ne causò il declino.  Negli ultimi 15 anni c’è stata la grande rinascita dei vibratori, grazie a serie tv come Sex and the City, dove le protagoniste non si vergognano affatto ad utilizzarlo, e soprattutto ne parlano con grande disinvoltura!