Italcementi, Il Sindaco: “Le ire del sindacato dovrebbero essere rivolte altrove”

14 maggio 2015 | 13:30
Share0
Italcementi, Il Sindaco: “Le ire del sindacato dovrebbero essere rivolte altrove”

Cozzolino: “La nostra Amministrazione si è impegnata dal primo giorno per i lavoratori”

Il Faro on line – “Questa Amministrazione dal primo giorno in cui si è insediata ha sempre seguito in maniera attiva tutte le vertenze lavorative del territorio, tra le quali quella che riguardava gli ex lavoratori Italcementi. Circa 5 anni fa l’amministrazione comunale, nella persona del Sindaco Moscherini, ha firmato un accordo con le organizzazioni sindacali, al cospetto della Regione Lazio, secondo il quale questi lavoratori, alla fine degli ammortizzatori sociali, sarebbero stati assunti nelle partecipate del Comune. Gli ammortizzatori sociali sono finiti il 31 dicembre 2014 e quindi il problema, come tanti altri, è scoppiato nelle mani di questa amministrazione che non ha alcun tipo di responsabilità sulla creazione dello stesso” – Lo dichiara Antonio Cozzolino, Sindaco di Civitavecchia.

“Fin dai primi incontri con i lavoratori – continua il Sindaco – tenutisi nel giugno del 2014, l’amministrazione ha fatto presente come l’accordo stipulato da Moscherini, che nel frattempo aveva assunto altre persone nelle partecipate in barba a qualsiasi considerazione sulla sostenibilità economica dell’operazione, non aveva oggettiva possibilità di essere mantenuta. Negli incontri a seguire il sindacato ha proposto all’amministrazione di trovare il modo di sostenere questi lavoratori anche per un intervallo di tempo contingentato: dato che la questione dei lavoratori ex Italcementi si incrociava in qualche modo con il problema dei tirocinanti della giustizia, il sindacato e l’amministrazione hanno proposto la creazione di una cooperativa che potesse essere sostenuta dal tessuto imprenditoriale cittadino che usufruisce dei servizi del tribunale.

In questo modo si sarebbero dati sei mesi di sostegno a dei lavoratori in difficoltà e al già difficile funzionamento del tribunale, oberato di lavoro. Si sono rese disponibili a supportare il progetto tre realtà: la Fondazione Cariciv, l’Autorità Portuale e l’Enel. Il giorno stesso della riunione in cui si dovevano ratificare gli accordi presi Enel si è sfilata da tutto il procedimento chiedendo delle condizioni che fino a quel momento non erano mai state contemplate, mentre le altre due realtà avevano confermato il proprio appoggio al progetto che risultava sensibilmente ridimensionato. Nei giorni a seguire l’Autorità Portuale ha chiesto tempo per onorare il proprio impegno visto già lo sforzo che stava mettendo in campo a sostegno dei lavoratori ex Privilege”.

Da questa ricostruzione dei fatti – conclude il primo cittadino – non riesco a capire come si possa accusare il Sindaco di essere rimasto a guardare, o peggio ancora, di non essere una figura autorevole. E’ evidente quindi come le giuste ire dei lavoratori e del sindacato dovrebbero essere rivolte altrove piuttosto che al Sindaco, la cui unica colpa è stata quella di cercare di onorare un impegno preso da qualcuno prima di lui, che stando ad oggi ha causato diversi fra i peggiori disastri che Civitavecchia ricordi e che per chissà quanto tempo ancora dovrà pagare. Invito quindi il sindacato a fare la voce grossa con chi ha deciso di disattendere ai propri impegni presi pubblicamente, accampando pretese che al momento degli impegni stessi non erano state esplicitate creando ulteriori problemi sociali che a questa città non servono”.