Cena con i prodotti delle cooperative antimafia

22 maggio 2015 | 17:00
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Cena con i prodotti delle cooperative antimafia

Evento organizzato dalla Parrocchia di S. Erasmo e da Libera nellā€™anniversario della strage di CapaciĀ 

Il Faro on line ā€“ Nellā€™anniversario della strage di Capaci in cui persero la vita il giudice Falcone, Francesca Morvillo e gli uomini della scorta, la Parrocchia di S.Erasmo ed il Presidio di Formia dellā€™Associazione Libera organizzano per sabato 23, con inizo alle 20,30, una cena di autofinanziamento a base di prodotti provenienti dai beni confioscati alle mafie che sarĆ  seguita dalla presentazione Ā del libro ā€œDio e Mammonaā€ di Leonardo Becchetti e Giuseppe Florio.

Lā€™iniziatva, che si inserisce nei festeggiamenti per il Patrono S.Erasmo e seguirĆ  lā€™esposizione del Gonfalone, vuole dare risalto alla risposta positiva con la quale decine di cooperative combattono le mafie ricevendo in affidamento e lavorando le terre confiscate e strappate alla criminalitĆ  organizzata, grazie alla legge Rognoni-La Torre, che costĆ² la vita al parlamentare siciliano.

La cena, ad offerta libera, sarĆ  realizzata a base di prodotti enogastronomici provenienti dalle cooperative di Libera Terra, dalla Nco ā€“ Nuova Cooperazione Organizzata, quella dei ā€œpacchi alla camorraā€, in un menĆ¹ che comprenderĆ  le mozzarelle e le ricottine della Cooperativa Le Terre di Don Peppe Diana, le melanzane della cooperativa Al di lĆ  dei sogni, la pasta ed i dolci delle cooperative siciliane, il vino della cooperativa di Scampia (R)esistenza anticamorra. SeguirĆ  la presentazione del libro ā€œDio e Mammonaā€, dialogo tra un economista e un biblista su economia, etica e mercato, durante la quale gli autori Leonardo Becchetti e Giuseppe Florio saranno saranno intervistati dalla giornalista Piera Mastantuono.Ā 

Durante il dibattito ci saranno interventi artistici dellā€™Associazione Teatrarte interpretati dagli attori Enzo Scipione, Nicola Marrone, Giovanni Scarpellino, Marco Del Bene, Andrea Brocco e Sissi Esposito su testi dello stesso Enzo Scipione. ā€œRifletteremo, scrive il parroco ā€“ Alfredo Micalusi ā€“ sul difficile rapporto tra Etica ed Economia in un tempo in cui le leggi, sia quelle di Dio che quelle degli uomini, contano poco. Conta solo la spietata legge del Mercato piegata anchā€™essa agli interessi dei poteri forti. Ora i nostri governanti vogliono farci credere che stiamo uscendo dalla crisi perchĆ© il PIL cresce dello 0,non so quantoā€¦ Ma la crisi non ĆØ un problema di ripresa dei consumi con conseguente, presunta ripresa della produzione, ĆØ un problema piĆ¹ profondo: in crisi ĆØ il sistema stesso, dove conta piĆ¹ il denaro che la persona, conta piĆ¹ il profitto che lā€™onestĆ , conta piĆ¹ lā€™economia che i diritti umani. Eā€™ una crisi antropologica, prima che economica.Un tratto caratteristico di questa crisi, non ĆØ tanto non trovare un lavoro, difficoltĆ  a farsi un progetto di vitaā€¦ ma ĆØ che sia impossibile trovare unā€™alternativa.

Sembra impossibile pensare un modo diverso di rapporto tra i popoli, di rapporto uomo-donna, di regole di convivenza civile, di leggi che traducano nel concreto unā€™idea di giustizia, di rapporto con la naturaā€¦CosƬ, le risposte alla crisi che vengono date, finiscono per radicalizzare le cause della crisi stessa, esasperandone la logica:si insiste sulla precarizzazione;si riducono le tutele;si riducono i diritti umani;si riduce la democraticitĆ ;si corre ad accaparrarsi le risorse con la scusa di interventi ā€œumanitariā€ o ā€œper la democraziaā€ o ā€œcontro il terrorismoā€;si usa la violenza per risolvere la violenza;si appoggia chi mantiene in piedi il sistema anche se ĆØ un mafioso o un corrotto o un dittatore criminaleā€¦; si evita accuratamente di mettere mano alle regole che permettano di sradicare le mafie e la corruzione nella politica e nella pubblica amministrazione.

Si contamina la Terra causando la morte di tante persone e anche di tanti bambini senza che lo Stato faccia assolutamente nulla (i soldi promessi dal Governo per cominciare ad affrontare il problema della Terra dei Fuochi sono andati ad Expo!);si continua a trattare le malattie e pestilenze che colpiscono i paesi poveri, come un problema ā€œdi altriā€ e non ā€œdi tuttiā€; si considera la fame e la sete di milioni di persone come ā€œun problema non allā€™ordine del giornoā€; si continua a piegare e a pilotare lā€™informazione a vantaggio dello status quo (ovviamente rendo qui onore a tutti i giornalisti seri che ancora credono allā€™informazione come ā€œformazioneā€ e che perciĆ², non ā€œdeformanoā€ la comunicazione e non vanno dietro alla notizia del giorno lasciando dimenticare le questioni serie che toccano ā€œil sistemaā€).

Eā€™ un tipo di ottusitĆ  legata allā€™incapacitĆ , come ho detto, di vedere unā€™alternativa. Tutto si puĆ² discutere ma non ā€œil sistemaā€ nel quale Economia e Finanza hanno il totale controllo della Politica e dei principi etici che dovrebbero esserne alla base (ā€œeticiā€ dico, non confessionali!!!). Una Politica senza Etica, senza valori e regole condivise e rispettate, anzitutto da chi governa, senza unā€™idea di ā€œbene comuneā€ e non ā€œbene di qualcunoā€ a scapito di tutti gli altri, diventa arbitrio e tirannia dei piĆ¹ forti sui deboli.Il monito di GesĆ¹ non ĆØ mai stato piĆ¹ attuale:Non potete servire a Dio e a mammona!La risposta alla crisi non verrĆ  dallā€™alto, occorre ripartire dal basso, da una coscienza nuova, da un nuovo stile di vita, da unā€™armonia ritrovata. Eā€™ compito di tutti noi scegliere da che parte stare! Oggi, non domani!ā€.