Incendio aeroporto, M5S: “Non ci fermiamo”

22 maggio 2015 | 06:00
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Incendio aeroporto, M5S: “Non ci fermiamo”

Il consigliere Velli: “Le critiche o le lodi, le accettiamo solo dai lavoratori”

Il Faro on line – “La storia di Maometto che va alla montagna è vecchia ma sempre attuale, e chi pensava di fermare i parlamentari del MoVimento5Stelle semplicemente con la sospensione dai lavori dell’aula – dichiara il M5S – ha fatto un grosso errore di valutazione. Fuori dai palazzi del potere, i nostri parlamentari infatti continuano il loro lavoro direttamente sul territorio, e nella mattina di mercoledi 20 maggio siamo andati con una delegazione di portavoce nazionali del MoVimento5Stelle fra cui i senatori Andrea Cioffi e Marco Scibona ed i deputati Roberta Lombardi, Paola Carinelli, Michele dell’Orco e Alessandro Di Battista, all’aeroporto di Fiumicino per verificare di persona i danni provocati dall’incendio che il 7 maggio ha distrutto buona parte del Terminal 3”.

“I lavoratori che abbiamo incontrato e con cui abbiamo parlato, ci hanno detto che fino ad oggi i parlamentari del MoVimento5Stelle sono stati gli unici a muoversi per constatare di persona la situazione – si sostiene nel comunicato – Una bella differenza fra i parlamentari pentastellati da un lato, ed i politici della Regione Lazio ed i responsabili di Adr dall’altro, che fino ad ora non hanno nemmeno ritenuto opportuno trovare il tempo di presenziare ad una sessione straordinaria del Consiglio Comunale di Fiumicino (peraltro mai tenutasi), dando evidente dimostrazione della poca considerazione in cui tengono il nostro Comune e le esigenze del nostro territorio.
Mentre l’obbligo di lavorare con le mascherine sul viso si alterna al divieto di utilizzo delle stesse, forse per non spaventare i passeggeri, malori e ricoveri continuano, e molti lavoratori, nonostante il rischio di perdere il posto, non si sono presentati”.

“Perciò, – conclude la Velli – nonostante le ripercussioni sulla salute dei lavoratori e le pesanti conseguenze che pagherà il settore dell’impiego, l’incendio che ha distrutto una parte ingente di uno degli aeroporti più importanti del mondo, sta incredibilmente passando quasi sotto silenzio.
Sembra che la buona riuscita del piano di riassetto azionario, che vedrebbe EThiad assumere il controllo parziale dello scalo romano, grazie alla cessione alla compagnia degli Emirati Arabi da parte di Benetton di una quota ingente di Adr, potrebbe venire pregiudicata da una eccessiva attenzione dei media, che rischierebbero di portare alla luce altre situazioni poco chiare.
Sarà fondamentale il lavoro della magistratura per portare alla luce le responsabilità di chi ha permesso che uno dei nodi nevralgici del traffico aereo italiano, bruciasse per ben 12 ore in barba a tutti i sistemi di sicurezza, prima che le fiamme venissero spente”.