Cozzolino: “Non è tagliando risorse agli enti locali che si risana l’economia”

26 maggio 2015 | 17:00
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Cozzolino: “Non è tagliando risorse agli enti locali che si risana l’economia”

Il Sindaco: “L’obiettivo di difendere i servizi primari e l’assistenza rimane prioritario”

Il Faro on line – “Assolutamente condivisibile l’iniziativa assunta dai colleghi Sindaci dei comuni del comprensorio contro i pesantissimi e insostenibili tagli agli enti locali contenuti nei diversi provvedimenti assunti dal Governo in materia finanziaria, un’iniziativa alla quale avrei aderito, visto che peraltro sono il secondo firmatario dell’odg approvato all’unanimità dal Consiglio Metropolitano, e che mi avrebbe visto presente se solo ne fossi stato a conoscenza”.

Commenta così il Sindaco Antonio Cozzolino la conferenza stampa dei Sindaci dei comuni di Anguillara Sabazia, Bracciano, Canale Monterano, Cerveteri, Formello, Ladispoli, Manziana, Santa Marinella, Tolfa e Trevignano Romano nella quale sono state annunciate iniziative contro il Fondo di Solidarietà e il Patto di Stabilità.

“Sono sicuro che tale esclusione sia dovuta ad una mera dimenticanza, che ho già provveduto a far presente ad alcuni di loro – continua il Primo Cittadino – ritengo comunque che l’obiettivo di difendere i servizi primari da erogare ai cittadini, le risorse per garantire le manutenzioni ordinarie e l’assistenza alle fasce più deboli della popolazione dalla ulteriore spoliazione che si vorrebbe effettuare alle comunità locali, sia prioritario rispetto una scortesia istituzionale, per cui ho contattato i colleghi per preventivare un incontro nel quale stabilire le ulteriori iniziative da mettere in campo.

Sono infatti convinto – conclude Cozzolino – che solo un’azione congiunta tra gli Enti Locali, e tra questi e i cittadini, possa avere l’ambizione di far comprendere al Governo che non è tagliando servizi e stato sociale che si può pensare di risanare l’economia nazionale.

Molti sono i colleghi Sindaci, in varie parti d’Italia, che stanno contrastando queste politiche di sacrifici imposti ai Comuni e mi auguro che anche l’ANCI, finora impantanato dalla pressione delle grandi aree metropolitane, sappia assurgere a difesa dei piccoli comuni ed affiancarci in questa battaglia che è battaglia di civiltà e che coinvolge la qualità di vita di milioni di italiani”.