Ricorso elettorale, Grasso replica alle dichiarazioni del Sindaco

26 maggio 2015 | 06:00
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Ricorso elettorale, Grasso replica alle dichiarazioni del Sindaco

Grasso: “I tribunali non fanno imbrogli. Emettono sentenze, che vanno rispettate. Qualunque esse siano”

Il Faro on line – “Leggo con stupore le dichiarazioni del sindaco Cozzolino sul ricorso in cui ho chiesto di rivotare alla sezione 2. Il Sindaco sostiene che sarebbe inutile, e che il ricorso costituisce un altrettanto inutile spreco di soldi. Senza tornare sul fatto che la ripetizione del voto in una o comunque in poche sezioni è già avvenuta diverse volte negli ultimi 2-3 anni, voglio soltanto ribadire che saranno i giudici a decidere se è giusto o meno rivotare nella sezione 2. Non ha senso parlare di utilità o inutilità del ricorso. In ballo ci sono piuttosto questioni di giustizia, regolarità e trasparenza. Una gravissima irregolarità, come è quella della non corrispondenza tra i voti espressi ed il numero delle schede votate, è stata riscontrata dalla Prefettura” – afferma in un comunicato Massimiliano Grasso, Capogruppo La Svolta.

“Di per sé, – continua Grasso – secondo la legge e diverse sentenze di Tar e Consiglio di Stato, è motivo per annullare le operazioni elettorali, nella sezione in cui il fatto si è verificato. Quindi, eventualmente anomalo è quanto avvenuto un anno fa, non lo sarebbe votare di nuovo nella sezione dove l’anomalia è stata confermata. Quanto ai soldi, non so a cosa faccia riferimento il Sindaco, visto che il ricorso, per quanto mi riguarda, l’ho pagato io, con soldi miei. Se poi, come mi si dice sia avvenuto nel caso di Sandro De Paolis, il Tar, nel riconoscere la validità delle ragioni del ricorrente, che ha recuperato dal caos dei verbali e degli scrutini alcune decine di voti, abbia ritenuto evidentemente che il Comune, in quanto responsabile delle operazioni elettorali, andasse condannato al pagamento delle spese, questo non può essere certo un fatto imputabile a chi ha proposto il ricorso.
E comunque chi dichiara di battersi per trasparenza e legalità non dovrebbe avere nulla da dire, così come sicuramente non avrebbe avuto nulla da dire (anzi forse avrebbe legittimamente invocato altrettanta giustizia come sto facendo io) a parti invertite”.

Quanto al presunto complotto – conclude il comunicato – che sarebbe frutto di una ipotetica alleanza del sottoscritto con il Pd per poter riandare al ballottaggio, voglio ricordare solo due cose ai pentastellati: primo, che loro stessi al ballottaggio hanno stravinto con una sorta di “referendum” contro Pietro Tidei. Secondo, che qualora si dovesse rivotare alla 2, politicamente equivarrebbe ad un altro referendum, questa volta sull’operato dell’amministrazione nel primo anno e mezzo di mandato. Se, come dice il consigliere Emanuele La Rosa, la giunta e il sindaco meritano rispettivamente 8 e 10 in pagella, che timore hanno di sottoporsi al giudizio popolare, anche in una sola sezione?
Il loro consenso potrebbe teoricamente anche aumentare e comunque sarebbero democraticamente solo i cittadini a decidere se spostare o meno quei 45 voti di differenza tra Cozzolino ed il sottoscritto.
L’imbroglio di cui parla La Rosa, se c’è stato c’è stato un anno fa, e non sarebbero certo i giudici a farlo oggi. I tribunali, e stupisce che sia proprio un grillino a pronunciare certe frasi, non fanno imbrogli. Emettono sentenze, che vanno rispettate. Qualunque esse siano”.