Incisione dell’inno del “Mazzini” alla presenza del Maestro Umberto Scipione

27 maggio 2015 | 06:00
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Incisione dell’inno del “Mazzini” alla presenza del Maestro Umberto Scipione

La rielaborazione di un capolavoro ritrovato

Il Faro on line – “Noi alunni siamo della nuova scuola, gioventù studiosa ricca di avvenire” così inizia l’inno che fu composto dall’allora insegnate dell’Istituto “Mazzini” di Gaeta, il maestro Roberto Scipione e cantato dagli alunni il giorno dell’inaugurazione della scuola avvenuta nel novembre del 1963. Il testo, smarrito, è stato poi ricomposto sulla base dei ricordi degli alunni di allora che hanno condiviso quanto ricordavano sulla pagina facebook: “ex studenti della scuola Mazzini Gaeta”.
Sulla base delle informazioni raccolte, il figlio del maestro Scipione, il noto e stimato compositore, pianista e direttore d’orchestra, Umberto Scipione, ha “ricostruito” parole e musica dell’inno “Caro Maestro”. Il brano riadattato, è stato intonato lo scorso 9 maggio dagli alunni in occasione della cerimonia di scoprimento dell’epigrafe in ricordo dell’imeneo di Re Carlo e la Regina Maria Amalia di Sassonia.

Un evento storico per la città di Gaeta e che questa mattina ha avuto un piacevole seguito proprio su richiesta del Maestro Umberto Scipione il quale ha voluto incidere l’inno cantato dagli studenti delle classi III, IV e V dell’Istituto di via Faustina. Un “dono” che il Docente del Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, ha voluto fare al “Mazzini” e alla sua amata Gaeta. Una richiesta che ha trovato da subito il consenso dell’attivo Dirigente Scolastico, la Prof.ssa Maria Angela Rispoli che onorata della proposta del Maestro Scipione, ha messo a disposizione una sala dove effettuare la registrazione.

Anche in questa circostanza, gli alunni veri protagonisti, adeguatamente preparati con lezioni tenute dall’artista Lina Senese ed affiancatati dalle loro brave insegnanti, questa mattina hanno interpretato l’inno. Inno che inciso, porta la prestigiosa firma del Maestro Scipione!