M5S: “Commissione comunale sull’incendio all’aeroporto, assente Adr”

8 giugno 2015 | 13:30
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M5S: “Commissione comunale sull’incendio all’aeroporto, assente Adr”

Il consigliere Velli: “Abbiamo chiesto ed ottenuto dal Sindaco la promessa di costituirsi parte civile in ogni eventuale procedimento giudiziario riguardante l’evento”

Il Faro on line – “Il 3 giugno, a distanza di 28 giorni dall’incendio che nella notte fra il 6 e il 7 maggio ha distrutto buona parte del Terminal T3 Partenze, si è finalmente riunita un’apposita Commissione del Comune di Fiumicino per cercare di fare il punto della situazione. Erano stati invitati a partecipare oltre ai Consiglieri Comunali anche i rappresentanti dell’Asl Roma D, Arpa Lazio e, naturalmente Adr. Emblematico il fatto che anche questa volta nemmeno un rappresentante di Adr si sia presentato per rendere conto ai rappresentanti del Comune che ospita l’aeroporto sul suo territorio, delle ripercussioni che l’incendio ha avuto ed avrà sui lavoratori aeroportuali, sugli abitanti ed anche sugli ecosistemi confinanti con il sedime aeroportuale, dove vi sono coltivazioni agricole” – dichiara Fabiola Velli Portavoce M5S Fiumicino.

“Il dott. Fabrizio Palenzona, Presidente di Adr – informa la portavoce M5S –  ha inviato una lettera dicendo che erano tutti molto impegnati a causa dell’incendio e che quindi erano tutti impossibilitati a partecipare alla Commissione Comunale. Va ricordato che abbiamo visto i rappresentanti di Adr nella nostra aula comunale solo quando si doveva parlare di ampliamento della struttura aeroportuale. Presente invece la dott.ssa Proietti, della Asl Roma D, che ha affermato che non sono state rilevate tracce di Amianto cosi’ come risulta dai referti prodotti dalla loro azienda incaricata, referti di cui però non ha saputo precisare la data. È intervenuto quindi il direttore generale di Arpa Lazio, dott. Lupo, che ha specificato di aver fatto i rilevamenti richiesti dall’Asl a partire dal 12 maggio, per mezzo di circa 20 campionatori, sia interni che esterni, i cui filtri sono stati trasferiti poi nei laboratori per le analisi”.

“Nessuno dei presenti è stato in grado di rispondere al perché l’aeroporto sia stato riaperto quasi subito, cioè la mattina dell’8 maggio in totale assenza di analisi ufficiali, e chi si sia assunto questa responsabilit. Sembra che i dati forniti dopo sole 4 ore dallo spegnimento dell’incendio da Hsi Consulting non collimino con quelli raccolti da Asl e Arpa, stando a quanto dichiarato nel corso della riunione. Abbiamo chiesto come sia possibile che Adr abbia diramato un comunicato dicendo che era tutto nella norma quando invece, una volta giunti i dati ufficiali dell’Istituto Superiore di Sanità – dice la Velli – è stata decisa la chiusura e sequestro del molo D ed il dimezzamento dei turni per i lavoratori. Per avere le risposte dovremo attendere l’esito delle interrogazioni dei parlamentari del MoVimento5Stelle”.

“Sembrerebbe addirittura che alcuni lavoratori con contratto a tempo determinato siano stati costretti a lavorare ugualmente, sotto minaccia di perdere il posto di lavoro ed in alcuni casi con l’ordine di non usare la mascherina per questioni di immagine.Inoltre si deve tenere conto che anche se i turni sono ora dimezzati, nei giorni precedenti coloro che hanno lavorato a pieno regime sono stati esposti alle sostanze tossiche per un periodo cumulativo troppo alto, e sarà- afferma la consigliera comunale – necessario effettuare quanto prima anche per i lavoratori Adr e altre compagnie, gli stessi screening già fatti per Polizia e altre forze dell’ordine operanti in aerostazione. Ad oggi tuttavia non si è fatto ancora nulla”.

“Altro elemento poco considerato – conclude la Velli – è l’esposizione ai rischi per la salute dei passeggeri. Proprio in seguito all’incendio molti viaggiatori sono stati costretti a sostare in aerostazione anche per 24 ore, dormendo in luoghi inquinati e mangiando in locali igienicamente non controllati, senza che nessuna informazione ufficiale venisse diramata. Infine abbiamo chiesto ed ottenuto dal Sindaco la promessa di costituirsi parte civile in ogni eventuale procedimento giudiziario riguardante l’evento.
Un’ultima ma fondamentale considerazione riguarda la necessità imprescindibile di mettere in sicurezza le strutture esistenti, prima di poter pensare di procedere con qualsiasi progetto di ampliamento dell’aerostazione, che in queste condizioni andrebbe solamente ad aggiungere altre problematiche a quelle purtroppo gia’ esistenti e lontane dall’essere risolte”.