Sei consiglieri protocollano una mozione di sfiducia al sindaco Di Fiori

13 giugno 2015 | 14:00
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Sei consiglieri protocollano una mozione di sfiducia al sindaco Di Fiori

I consiglieri: “Chiediamo che si discuta e si approvi la Mozione di sfiducia al Sindaco Di Fiori nei tempi e nei modi prescritti da leggi e regolamenti”

Il Faro on line – I sei consiglieri di opposizione, di cui cinque del Pd, una del Psi, ed uno di maggioranza, protocollano una mozione di sfiducia al sindaco di Luca Di Fiori, con questo atto che verrà discusso giovedì prossimo alle ore 22.00 nel consiglio comunale convocato dal presidente Fabrizio Acquarelli, forse si arriverà con un eventuale voto di sfiducia a de troneggiare dopo tre anni il sindaco dando la parola ai cittadini. Con questa mozione si vedrà sei ci sono consiglieri di maggioranza che nei bar e nei comunicati dicono di non essere più d’accordo con il Sindaco e quindi voteranno per far terminare anzi tempo la legislatura o se ancora una volta come ritiene lo stesso Di Fiori che grideranno per l’ennesima volta “al lupo al lupo”.

Nel prossimo consiglio comunale vista l’ora di convocazione le 22.00 nessuno potrà accampare scuse, chi non sarà presente è perché fugge per restare in carica non prendendo una decisioni pro o contro il Sindaco. Voci di piazza hanno apprezzato l’iniziativa dei consiglieri di minoranza.  
La mozione inviata  “Al Presidente del Consiglio Comunale di Ardea, Al Segretario Generale del Comune di Ardea e al Sindaco del Comune di Ardea.

La mozione di sfiducia al Sindaco: i sottoscritti consiglieri in carica stante che nel corso di oltre tre anni di gestione del Comune da parte del Sindaco Luca Di Fiori e della sua Giunta sono stati inferti gravi danni all’organizzazione dell’ente, alla sua stabilità economica e all’efficacia dei servizi prestati ai cittadini. Che è evidente il grado d’insoddisfazione dei cittadini, delle categorie economiche e delle parti sociali che coinvolge le forze politiche rappresentate in Consiglio comunale. Che sono pertanto addivenute alla decisione di operare per il bene della comunità di censurare l’operato del sindaco e della Giunta di governo ricorrendo alla mozione di sfiducia per restituire al più presto la parola agli elettori.
Che la perdita di fiducia nei confronti del Sindaco si è evidenziata in seno al Consiglio comunale e ancor di più negli ultimi tre consigli in cui era all’ordine del giorno  l’approvazione del rendiconto di bilancio  non votato e ne discusso per mancanza di numero legale, malgrado ci sia una diffida prefettizia. Che Il  dissenso radicale non riguarda  solo i cittadini ma anche consiglieri  ormai organicamente schierati tra i ranghi dell’opposizione tra cui figurano esponenti della sua stessa parte politica che avevano sottoscritto il suo programma elettorale e tutte le materie di pertinenza della vita amministrativa, dall’erogazione dei servizi sociali, alle politiche dello sviluppo economico, alla regolamentazione della viabilità e del traffico, fino alla gestione del personale e delle finanze dell’ente.
Che in questi anni abbiamo assistito a una lenta e inesorabile decadenza della qualità della vita dei cittadini, alla vanificazione delle prospettive di crescita della comunità, alla continua perdita di posti di lavoro e alle inesistenti speranze di occupazione dei giovani.
Che la Città ha perso importanti appuntamenti con la vocazione del territorio e il turismo è pressoché scomparso, il Poliambulatorio tema e parte del programma elettorale del sindaco è fermo da tre anni e lasciato all’ incuria e ai vandali.
Che il Sindaco ha mostrato di non saper accogliere gli atti d’indirizzo provenienti dal Consiglio comunale e in più occasioni ne ha disatteso i deliberati e le indicazioni, Che gli uffici comunali hanno effettuato, su richiesta della corte dei conti una ricognizione dei debiti fuori bilancio, Che si evidenzia un indebitamento del Comune di Ardea di circa otto milioni di euro.

Visti – L’art.52 del D.Lgs. 267/2000 e l’art 10 ( sindaco) punto 27 dello Statuto del Comune di Ardea.
Chiedono: che si discuta e si approvi la Mozione di sfiducia al Sindaco signor Luca Di Fiori nei tempi e nei modi prescritti da leggi e regolamenti.

In fede i Consiglieri Comunali: Antonino Abate, Stefano Ludovici, Mauro Giordani, Giancarlo Rossi, Umberto Tantari, Cristina Capraro, Luca Fanco”.
Alla mozione stando a quanto dichiarato ieri dopo il consiglio comunale andato per l’ennesima volta a vuoto, dovrebbero unirsi quanto meno i consiglieri Franco Marcucci e Mauro Iacoangeli, non è escluso che i loro colleghi vedendo che ormai con nove consiglieri su sette il sindaco viene sfiduciato possano unirsi alla votazione per l’estromissione del sindaco Di Fiori anche i restanti sette consiglieri di maggioranza.
Di Fiori in questo caso passerebbe alla storia per essere il sindaco che è stato sfiduciato all’unanimità dell’intero consiglio comunali.

Luigi Centore