M5S: “Se Mecozzi continua con le falsità, ne renderà conto in tribunale”

16 giugno 2015 | 06:40
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M5S: “Se Mecozzi continua con le falsità, ne renderà conto in tribunale”

Fabrizio Righetti (M5S): “Le nostre proposte sono molto semplici e attuabili mentre, con i parchi, Mecozzi fece il contrario di ciò che diceva”

Il Faro on line – “Chi è abituato a far male, è abituato a pensar male. Accusare il Movimento 5 Stelle di fare clientele e’ un attacco pesante e che ovviamente non ha nessun riscontro con la realta’, anzi, probabilmente qualcuno si infervora così tanto proprio perche’ gli abbiamo rotto il giocattolino. L’ex assessore Mecozzi ed il suo ghost writer continuano ad affermare solo pesanti falsità: innanzitutto è da sottolineare come i bandi dell’ex amministrazione non riguardassero l’associazionismo, facendo quindi fuori dalle gare un’ampia fetta di civitavecchiesi, inoltre prevedendo questi un investimento economico davvero cospicuo restringeva la scelta fra poche aziende, volendo pensar male sempre le stesse” – lo dichiara Fabrizio Righetti Portavoce Consigliere Comunale M5S. 

“Volendo poi essere ancora più cattivi – continua il comunicato – ricordiamo qualche ex consigliere comunale del Pd attaccare l’amministrazione Moscherini per il voler concedere i parchi ai privati, salvo poi fare lo stesso una volta che il Pd diventò maggioranza. Con la nostra proposta invece, a costo zero per il Comune, i parchi saranno risistemati tramite la modifica delle prescrizioni Via, una volta autorizzate dal Ministero dell’Ambiente, mentre saranno poi le associazioni o le cooperative a gestirli, senza un pesante investimento economico e quindi davvero aperti a tutti”.

“Con questo percorso – conclude Righetti – un po’ più lungo rispetto alle privatizzazioni ma sicuramente più virtuoso, i parchi saranno gestiti da persone nuove e sarà un’importante occasione per creare nuovi posti di vero lavoro, anche per chi magari oggi non lo trova. Mecozzi stia attento alle falsità e alle accuse che spara con sicumera o presto ne dovrà rendere conto non sugli organi di stampa ma in aule giudiziarie”.