L’assessore Di Trento: “L’accertamento straordinario dei residui. Tutto ok”

23 giugno 2015 | 07:15
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L’assessore Di Trento: “L’accertamento straordinario dei residui. Tutto ok”

L’assessore al bilancio: “I 227 mila euro di disavanzo, emersi nel ri-accertamento straordinario non sono debiti del Comune”

Il Faro on line – In  merito al Ri-accertamento straordinario dei Residui 2015, primo passo del nuovo sistema di contabilità, l’Assessore Di Trento, interviene, dopo gli ennesimi interventi sconclusionati, apparsi sulla stampa, nei giorni scorsi, e domanda: “Quali sono i debiti derivanti dal Riaccertamento? Quali sono i fornitori e/o i creditori che bussano alle porte comunali? Risposta: nessuno. Quindi è evidente che si tratta solo di retorica e pura demagogia. I 227 mila euro di disavanzo, emersi nel Ri – accertamento Straordinario non sono debiti del Comune, ma rappresentano esclusivamente un blocco di Spesa che incide solo per lo 0,9 % delle Entrate Correnti di Competenza,  del Comune di Sabaudia ; 
come se una famiglia che vivesse con 2.000 euro al mese, avesse un blocco di spesa, per 18,00 euro.
Qual è la generazione futura che non sarà in grado di fronteggiare un fardello così elevato, dal punto di vista finanziario? Qual è la generazione futura a cui stiamo togliendo il pane (affermazione consigliere Gervasi)?”

“Il 90% delle famiglie e delle imprese italiane – continua l’assessore – farebbero carte false, per trovarsi in questa situazione, nel rispetto  della legge. Basterebbe questa premessa, per chiudere  ogni tipo di valutazione finanziaria, sullo stato di salute delle casse dell’ente comunale, che risulta essere oggettivamente più che buono.Tuttavia, al fine di chiarire la questione ai cittadini di Sabaudia, dando la corretta interpretazione della vicenda, è doveroso entrare nello specifico.
La quota trentennale di disavanzo, pari a 227 mila euro, per circa ¼ è data dai vincoli di bilancio preesistenti, quali il Mutuo Liquidità, contratto nella prima parte del 2013 e la copertura del Disavanzo del 2012; entrambi operazioni finanziarie non addebitabili a questa compagine amministrativa”.

“La copertura trentennale del disavanzo, come stabilito dalla legge 190/2014, comma 538, lettera b) – prosegue Di Trento –  è logica e naturale, poiché il nuovo sistema di contabilità ha posto nuovi vincoli e nuove metodologie, che ovviamente non potevano ingessare e bloccare l’attività degli enti locali, come ha conseguentemente stabilito il legislatore nazionale.
C’è solo una logica, dietro la proposta di ridurre il lasso temporale della spalmatura del Disavanzo, da 30 a 10 anni, come richiesto da alcuni consiglieri della minoranza ; bloccare circa 700 mila euro di spesa, per i prossimi 10 Bilanci, sottraendo risorse utili per investimenti e servizi finalizzati ai cittadini di Sabaudia.

E’ desolante constatare, l’inutilità delle varie argomentazioni, che non tengono conto della premessa fondamentale : questo ente, per il 2013 ed il 2014, ha attuato un blocco di spesa, pari 1,7 milioni di euro, indispensabile per raggiungere il saldo obiettivo del Patto di Stabilità, per cui il Disavanzo da Riaccertamento, per 227 o 700 mila euro annui, andrebbe comunque solo formalmente scorporato dal valore già accantonato da questa compagine amministrativa, e che dovrà essere accantonato in futuro, per il Fondo Crediti Dubbia Esigibilità”.

“Prudenza e sana gestione, per questa compagine amministrativa costituiscono dogmi fondamentali. – conclude l’assessore al bilancio -. Si tratta, lo ripeto per l’ennesima volta, di un operazione finanziaria a saldo zero, per l’ente comunale. Tuttavia, come emerso durante i lavori della Commissione Bilancio, se negli anni futuri, si dovessero registrare risultanze contabili ancora migliori, di quelle già preventivate dagli uffici, in accoglimento delle richieste dei commissari, saremo disponibili a rimodulare la durata trentennale dell’operazione, non intaccando gli investimenti in strutture e servizi, previsti sul territorio ed a sostegno dei cittadini di Sabaudia. Si rinviano infine, ai consiglieri mittenti, gli inviti a maggior prudenza nelle previsioni di entrate straordinarie, che, magari, sarebbero stati più appropriati, se indirizzati a precedenti compagini amministrative… A buon intenditore … 6 miliardi di  parole e una passeggiata sul lago.