Legge sul demanio marittimo, Avenali: “Salto in avanti per la libera fruizione delle spiagge”

26 giugno 2015 | 07:45
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Legge sul demanio marittimo, Avenali: “Salto in avanti per la libera fruizione delle spiagge”

Legambiente: “Ora sia attuata e siano rese accessibili anche quelle in concessione” Palozzi (Fi): “Legge migliorata grazie all’apporto dell’opposizione”

Il Faro on line – “La legge approvata oggi e’ davvero un salto in avanti per la fruizione corretta delle spiagge della costa laziale, il diritto di fruire liberamente degli arenili che sono un bene comune, ed il libero accesso a questi deve essere garantito e non possiamo più assistere e tollerare situazioni come quelle del Lungomuro di Ostia. La nuova legge regionale prevede che i Comuni debbano lasciare alla pubblica fruizione almeno il 50% delle spiagge, lasciando loro la possibilità anche di ampliare tale percentuale. In caso contrario il comune non potrà procedere con nuove concessioni demaniali. Questo aspetto ci pone tra le poche regioni innovative e virtuose che ci sono in Italia” –  lo dichiara Cristiana Avenali, consigliera regionale del partito democratico”. 

“Altro concetto importante che introduciamo è l’obbligo per i Comuni nella pianificazione di rispettare ambiti omogenei all’interno dei quali le spiagge a libera fruizione devono comunque essere presenti, evitando in questo modo che le spiagge libere siano concentrate e limitate in un unico tratto di costa – continua Avenali – e la possibilità di dare concessioni demaniali solo attraverso procedure di evidenza pubblica, nel rispetto della legge nazionale, ed evitando il rinnovo automatico delle stesse”.

“Una legge che introduce veramente una rivoluzione nella gestione del litorale laziale – conclude Avenali – che prevede che entro i prossimi 30 giorni si approvi il Pua regionale al quale dovranno adeguarsi i Pua comunali entro 180 giorni , anche quelli già in vigore, pena l’applicazione di poteri sostitutivi da parte della Regione. Finalmente, dopo tanti anni, sono state poste le basi per operare una programmazione e una gestione degli arenili laziali nel rispetto della protezione ambientale, sostenibilità e fruibilità del patrimonio pubblico, coniugando legalità, tutela del paesaggio e servizi ai cittadini e la possibilità di condurre una attività economica sostenibile per il rilancio dell’economia del mare fondamentale per la nostra Regione”. 

Il Consiglio regionale ha approvato la proposta di legge 221 “Disposizioni relative all’utilizzazione del demanio marittimo per finalità turistiche e ricreative” che modifica la normativa 2007 sull’organizzazione del sistema turistico laziale: almeno il 50% delle spiagge del Lazio dovra’ essere libero, o libero con servizi. “Questa legge regionale e’ estremamente positiva e va nella direzione più giusta, consentendo a tutti un utilizzo della spiaggia democratico e consapevole. Un risultato per il quale vanno fatto i complimenti alla giunta ed al consiglio regionale che decreta un nuovo ordine al quale d’ora in poi tutti si dovranno adeguare, ora va attuata la normativa e va monitorata la giusta attuazione anche attraverso una rete di controlli sui 360 Km di litorale laziale” – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio.

“Non va però abbassata la guardia sulle spiagge – prosegue Scacchi – controllando e facendo in modo che anche tutte quelle concesse siano accessibili anche al fine della balneazione come prevede la legge  nazionale”. Gli attivisti del cigno verde ricordano infatti che è stata la legge finanziaria del 2006, art. 1, c.251 ad indicare che: “È fatto obbligo per il titolare delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine della balneazione”.

“Quest’oggi il Consiglio regionale del Lazio ha modificato la legge del 2007 sul sistema turistico del Lazio nella parte che disciplina gli arenili. Si tratta di un provvedimento normativo, fatto di luci e ombre. Da una parte il testo appare eccessivamente restrittivo nei riguardi dei Comuni poiché non concede piena e sacrosanta possibilita’ di concessionare gli arenili, limitando al contempo le politiche turistiche degli enti locali sui territori di propria competenza. Dall’altra, grazie al contributo responsabile e professionale dell’opposizione, è stato approvata una legge migliorata e più efficace. Tuttavia dal centrosinistra mi sarei aspettato molto di più” – lo dichiara il consigliere regionale Fi e vicepresidente della Commissione Ambiente, Adriano Palozzi.