La saga dei numeri: 8,3 ettari di edificato per delocalizzare Passo della Sentinella

29 giugno 2015 | 06:06
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La saga dei numeri: 8,3 ettari di edificato per delocalizzare Passo della Sentinella

Questa settimana il Consiglio più caldo dell’estate. Sul tappeto il trasferimento degli abitanti di Fiumara Grande

Il Faro on line (Appunti di viaggio) – Inutile girarci intorno: tutta la questione di Passo della Sentinella passa per un solo grande punto, la delocalizzazione. Gli studi, le planimetrie, le relazioni, i progetti ruotano intorno a quello che è stato da sempre lo scoglio più difficile da rimuovere,  e cioè lo sgombero degli abitanti di Fiumara grande per trasferirli in case di edilizia residenziale pubblica.

Ecco, la relazione che questa settimana sarà all’attenzione del consiglio comunale – che dovrà decidere sul tema – verte proprio su questo. All’interno tavole e tavole di analisi, per dimostrare quanto sarà pericolosa l’area dopo la costruzione dell’argine che – di contro – libererà l’Isola sacra dal vincolo esondazione.

Dati e numeri incontestabili, una volta deciso che l’argine va fatto così come disegnato sulle tabelle. Ma è proprio questo il punto che da sempre i residenti di Passo della Sentinella contestano: davvero non c’era un altro modo di affrontare la questione? Certo che mettere un muro alle spalle delle case vuol dire automaticamente metterle a rischio in caso di esondazione, ma è possibile che quella dell’argine fosse l’unica strada percorribile? O forse – pensano – è solo quella più remunerativa per qualcuno, visto che “qualcuno” dovrà pur costruire le case che dovrebbero ospitare le famiglie evacuate?

Altro punto che non torna è quello relativo al concetto di abusivismo. Nella relazione si parla di insediamenti “totalmente abusivi”, forse confondendo il concetto con la parola “spontanei”. Perché se è vero che all’inizio quelle case sorsero in totale autonomia, senza permessi di sorta, è altrettanto vero che nel corso degli anni alcune posizioni sono state sanate, al punto che ci sono cause vinte contro la Regione Lazio, e comunque quei cittadini sono invitati a pagare le tasse di loro competenza. Insomma – dicono i residenti – se uno è abusivo non esiste per il Comune, e non è possibile che sia visibile se c’è da pagare e invisibile se c’è da sgomberare.

Ma dove dovrebbero sorgere poi queste fantomatiche “case erp”? Praticamente sarebbero attaccate alla strada argine, nel tratto più a nord del percorso, in una zona di pertinenza regionale.

La reazione di 32 pagine conclude affermando la sostanziale necessità di evacuare l’area, restituendo a tutti i cittadini la visione del mare in quell’area e ai residenti di Passo della Sentinella la sicurezza quotidiana in strutture idonee all’uso abitativo servite da fogne e rete idrica in 8,3 ettari di terreno.Tutto questo sarà oggetto del prossimo consiglio comunale. Che si preannuncia molto, molto caldo.

Attenzione però a pensare che una volta costruito l’argine, l’Isola Sacra potrà stare tranquilla. All’orizzonte si preannuncia l’ennesimo vincolo, stavolta imposto dal Consorzio di Bonifica, che riporterà – come in un perverso gioco dell’oca – tutte le pedine al punto di partenza. E cioè senza avere la possibilità di costruire, almeno in gran parte del territorio.

Angelo Perfetti