AssoTutela, Scandalo ‘sciopero bianco’ all’Atac

4 luglio 2015 | 09:12
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AssoTutela, Scandalo ‘sciopero bianco’ all’Atac

Asso Tutela: “La perfidia di questo tipo di sciopero necessita dell’intervento dell’Autorità di Garanzia sullo sciopero”

Il Faro on line – “Da una settimana gli utenti del disservizio Atac vivono un disagio al quale nessuno sui media sta dando risalto. Infatti, come confessato anche sul proprio sito da parte di Atac s.p.a., i dipendenti stanno attuando una forma di sciopero bianco a causa del quale si assiste a rallentamenti dei treni, cancellazione totale di linee, ritardi e altri disservizi causati esclusivamente dalla responsabilità dei propri dipendenti. Immagine incorporata 1 Se si considera lo stato storico del servizio, di per sé pessimo, anche per la presenza di treni privi di aria condizionata, soprattutto in questi giorni di caldo africano, si può comprendere lo stato di salute e le condizioni disumane che stanno vivendo in questi giorni i pendolari. Eppure tutto tace e nessuno fornisce le risposte”- lo dichiara  in una nota l’Avvocato di AssoTutela, Andrea Tropea.

“Al contrario, quando a Capodanno i Vigili Urbani del Comune di Roma non si presentarono in servizio, quella forma di protesta ebbe un’eco mediatica senza precedenti. Chiediamo immediatamente spiegazioni alla società Atac s.p.a. nonché al Comune di Roma in persona del Sindaco ed annunciamo che agiremo presso tutte le sedi presentando anche una denuncia alla Procura della Repubblica nei confronti dei responsabili di questo tentativo di strage che ogni giorno viene posto in essere sulla rete di trasporto pubblico locale. Inoltre, – conclude la nota – chiediamo un intervento immediato da parte della Autorità di Garanzia sugli scioperi. Sul punto, appare paradossale il dato pubblicato appena 2 giorni fa, secondo il quale il numero degli scioperi si sarebbe persino ridotto nell’ultimo anno. Come vengono catalogate tutte le altre forme di protesta attuate? Invece di parlare di tutto questo, si continua a celebrare l’apertura di alcune stazioni della linea C, opera tra le più costose ed incompiute di sempre, dimenticando quanto è costata, quanto ancora costerà fino al livello di indebitamento raggiunto dal Comune di Roma”.