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Solidarietà in cerca di risposte per l’aggressione al consigliere Ferreri

5 luglio 2015 | 10:49
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Solidarietà in cerca di risposte per l’aggressione al consigliere Ferreri

Una nota del Direttivo di Comune Autonomia e Libertà

Il Faro on line – Mercoledì scorso, dopo il Consiglio Comunale, alcuni cittadini presenti in aula durante i lavori del Consiglio hanno aggredito fisicamente il capogruppo di Cal Maurizio Ferreri e rivolto insulti e minacce a quanti hanno sostenuto e votato la delibera. Tante le dichiarazioni di solidarietà a Ferreri, ancora troppo poche le risposte.

Per questo il direttivo del suo gruppo consiliare ha sentito l’esigenza di stilare una nota per tenere alta l’attenzione sull’inqualificabile fatto avvenuto all’interno del Comune.

“Vogliamo esprimere solidarietà al nostro capogruppo Ferreri Maurizio per l’aggressione subita in aula consiliare dopo l’ultimo Consiglio Comunale. Auguriamo una pronta guarigione dal danno subito all’apparato uditivo sinistro come riscontrato sin dal primo controllo al Pronto Soccorso”. Così si apre la nota, mettendo ovviamente in primo piano la salute dell’aggredito che, per dove è stato colpito, ha rischiato danni fisici ben più gravi.

E poi prosegue: “Ancora non riusciamo a comprendere come sia potuto accadere che un consigliere comunale potesse essere minacciato di morte e addirittura aggredito subendo danni fisici all’interno dell’Aula Consiliare. Non riusciamo a comprendere perché il nostro capogruppo dopo l’aggressione sia dovuto uscire sotto scorta da un’ uscita secondaria del Comune”. Infatti, questa misura di sicurezza un po’ tardiva fa nascere ulteriori domande: cosa succedeva davanti all’entrata principale del  Comune? Dove erano le forze dell’ordine predisposte alla sicurezza dell’Aula? Quante persone sono state identificate? Domande che esigono delle risposte.

“Siamo convinti – conclude il direttivo di Cal – che il sindaco di Fiumicino Esterino Montino e la Presidente del Consiglio Michela Califano  eseguiranno tutte le azioni necessarie affinché venga fatta chiarezza e per far si che non debbano più accadere episodi come quello subito dal nostro capogruppo”.

D.T.