Passo della Sentinella: ecco i documenti che danno ragione ai residenti

6 luglio 2015 | 06:05
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Passo della Sentinella: ecco i documenti che danno ragione ai residenti

La difesa dei cittadini di Fiumara Grande: “Altro che abusivi: esistono una cessione del 1933, sentenze del tribunale civile di Roma per usucapione, trascrizioni di particelle catastali. E poi strade, acqua e energia elettrica…”
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Il Faro on line – La questione di Passo della Sentinella è molto lontana dall’essere risolta. Non solo perché anche la delibera approvata prevede tanti e tali passaggi (tra acquisizione di aree, bandi pubblici, progetti, costruzione effettiva, assegnazione, ecc.) che passeranno comunque anni, ma soprattutto perché gli abitanti di Fiumara Grande sono decisi a dare battaglia. E a suon di carte bollate, non di altro.

“Tutte le promesse fatte a noi anche in campagna elettorale – spiega Andrea Ranaldi, presidente del Comitato Borgo Fiumara Grande – se le sono rimangiate. Anzi, chiamiamo le cose per nome: il sindaco se le è rimangiate, e tutti gli altri dietro. Sono bravissimi a parlare in pubblico, a rigirare la frittata, peccato però che dicano un sacco di falsità sulla nostra zona, sulle nostre case, sulla nostra vita. E su quelle falsità costruiscono le delibere che dovrebbero farci lasciare la nostra terra. Se poi ci mettiamo pure risatine ironiche, di scherno, mancanza di rispetto, arroganza, ecco che lo spettacolo offerto dai nostri politici è davvero di quelli che fa perdere la pazienza”.

Ma i residenti sono stanchi di parlare “per poi essere  essere presi in giro” o peggio “per passare dalla parte del torto”, dicono. Stavolta a parlare sono le carte, e con quelle il Comitato vuole smontare punto per punto tutti i presupposti che hanno portato ad approvare quella delibera.

Si è detto: sono tutti abusivi, e l’area è golenale…
Quando ci sentiamo dire che siamo Golena, vogliamo ricordare le  causa vinte contro la Regione Lazio (una per tutte, la n. 17606 del Tribunale civile di Roma – Sezione Prima) dove si “dichiara che la parte attrice è proprietaria per usucapione”, e si aggiunge in sentenza la determinazione del foglio e delle particelle catastali (documento 3). Sentenze che smentiscono due cose al contempo. La prima, è che a Fiumara Grande sono tutti abusivi; la seconda, è che l’area sia golenale. Infatti le sentenze vinte contro la Regione Lazio per usucapione sono almeno 9, ma i presupposti sono gli stessi anche per chi non ha voluto o potuto servirsi degli avvocati. In più, il fatto che esistano particelle catastali su Fiumara Grande – a detta dei residenti – dimostra che l’area non è considerata golenale; se lo fosse stata, infatti, al catasto non sarebbe stato possibile trascrivere nulla; e invece risultano sul condono con particelle catastali.

Altro punto controverso: la zona è demaniale…
“Quando si dice che siamo sul demanio – spiegano i residenti di Fiumara Grande – ci si dimentica del contratto del 12 dicembre 1933 dove la contessa Guglielmi cedette all’Opera nazionale combattenti, cioè a noi, la proprietà di quei terreni acquisita a sua volta nel 1796 (documento2). In un altro atto (documento1) tra lo Stato e l’Onc, si esplicitava che la zona “non era più necessaria agli usi marittimi e sclassificata al demanio marittimo e trasferita al Patrimonio dello Stato”.

Contestato anche il punto in cui si definisce Passo della Sentinella come un “nucleo abitativo abusivo privo di servizi a rete (quali acqua, fogne, strade)”.
“Così non è – affermano i residenti. Abbiamo strade, acqua, corrente elettrica. Certo, con alcune criticità, dovute però all’inerzia delle istituzioni: c’è una richiesta protocollata fatta per gli allacci in fogna mai accettata dal Comune; c’è una lettera dell’Acea dove dice che avrebbero dovuto mettere l’acqua individuale, cosa però mai ma mai fatta. Impegni presi e disattesi, come quelli di tutte le amministrazioni che si sono succedute.

“Vogliamo far conoscere la verità nascoste – conclude Ranaldi –  vogliamo parla con tutta la documentazione in mano e su questa esigiamo delle risposte. Se se ne discuterà a un tavolo istituzionale per cercare una soluzione per restare nelle nostre case, altrimenti se ne parlerà davanti a un tribunale. E prima che la causa sia finita – che noi peraltro riteniamo di vincere, visti i documenti in nostro possesso – nessuno potrà toccare nulla sul nostro territorio.

La verità è che noi viviamo con davanti agli occhi quel sogno che  proprio il sindaco Montino due anni fa ci venne a descrivere: la trasformazione in un vero borgo cittadino. Quel sogno noi vogliamo tradurlo in realtà”.
Angelo Perfetti

Nella foto un documento del 4 settembre 1984 in cui l’allora presidente di circoscrizione Esterino  Montino chiedeva il passaggio definitivo dell’area di Passo della Sentinella agli occupanti