“Estate a Sperlonga”: Ospite il giornalista e scrittore Pino Aprile

14 luglio 2015 | 06:00
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“Estate a Sperlonga”: Ospite il giornalista e scrittore Pino Aprile

Essere “Terroni” può diventare discriminante…. Le origini generano diritti a prescindere

Il Faro on line – Il nome scelto per gli eventi dell’estate sperlongana 2015 non e’ soltanto una bella boutade linguistica, ma un preciso intento di ridestare il corpo e lo spirito di quanti scelgono la perla del Tirreno per trascorrere serate e vacanze. I libri s’incastonano allora benissimo nel calendario degli eventi ideato di concerto da Radio Spazio blu e Sperlonga Turismo, proponendo così anche una serie di incontri con l’autore ogni giovedì alle 21 tra luglio ed agosto che saranno condotti da Simone di Biasio.

Una postazione fissa in piazza Fontana sarà occupata dalla libreria Mondadori Tuttilibri di Formia, che permetterà dunque a cittadini e visitatori di godere del mare e della lettura. Si inizierà il 16 luglio alle 21 in piazza Fontana con un grande nome del giornalismo e della saggistica, Pino Aprile. Cronista e scrittore pugliese, è stato vicedirettore di Oggi e direttore di Gente. Per la Tv ha lavorato con Sergio Zavoli all’inchiesta a puntate Viaggio nel Sud e al settimanale del Tg1, Tv7.

È autore di saggi di grande successo, pubblicati da Piemme e tradotti in molti paesi. Terroni, uscito nel 2010, è stato un vero e proprio caso editoriale per mesi ai vertici delle classifiche, ma anche i successivi Giù al Sud, Mai più terroni, e Il Sud puzza hanno fatto di Pino Aprile il giornalista meridionalista più seguito in Italia e gli sono valsi molti riconoscimenti. Nel suo ultimo libro, Terroni ‘ndernescional, sottolinea il rischio dell’Europa mediterranea di essere terronizzata.
La questione meridionale, infatti, può essere estesa ad altri Paesi come nel caso della Germania Est, dopo il crollo del muro, o della Grecia. Se Terroni vuol dire considerare l’altro qualcosa di meno, gli esempi sono molti: “Non si diventa terroni (o…terronen) per latitudine, ma ogni volta che si nega la parità fra cittadini di uno stesso Stato, o fra Paesi dell’Unione Europea”. E Aprile ci ricorda che ogni forma di discriminazione è funzionale a un progetto economico”.