“Parco Forti (ex Bezzi),  Gil: “Quanti soldi buttati”

15 luglio 2015 | 06:15
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“Parco Forti (ex Bezzi),  Gil: “Quanti soldi buttati”

Russo D’Auria: “Da troppi anni quello spazio, pagato con i denari della collettività, viene abbandonato nel degrado”

Il Faro on line – “Se c’è una cosa che risulta insopportabile di questi tempi è lo spreco di denaro pubblico, che di solito va insieme ad una carenza i servizi ai cittadini. E a Fiumicino abbiamo un simbolo di tale spreco, e non mi interessa capire di chi sia la colpa, che certo viene da lontano. Ma vorrei che le cose cambiassero. Il nome di questo scempio? Parco Bezzi, o meglio, come oggi si chiama Parco Tommaso Forti”.A parlare è Mario Russo D’Auria, leader di Gil (Gruppi indipendente libero per Fiumicino). La sua è un’analisi senza astio, ma con grande amarezza…

“Non voglio addossare responsabilità, dico solo che quello spazio è costato tanti soldi dei cittadini, dal progetto alla realizzazione, e sono anni che languisce senza trovare una sua vera collocazione. Ci sono persino bagni murati, degrado, sporcizia, abbandono. Ci sono le cancellate per proteggerlo dai vandali, ma più che altro quelle inferriate sono il simbolo di un giardino prigioniero dell’apatia delle amministrazioni comunali, della mancata voglia di restituirlo tutto l’anno ai cittadini, di dargli quella dignità che merita non foss’altro per i denari spesi”.

Russo D’Auria prosegue: “E’ triste vederlo utilizzato pochi giorni d’estate, come fosse un parcheggio per manifestazioni folkloristiche o politiche. Questo tipo di impiego non rende giustizia nemmeno a loro, perché è come se fossero messe in quell’angolo di paese che è inutilizzato. Invece si potrebbe e dovrebbe fare molto. Da anni si parla di darlo in gestione, ma evidentemente i giochi della politica non lo hanno consentito. Io da cittadino non entro nel merito di affidamenti o appalti, io vorrei solo vedere in quello spazio famiglie, bambini, persone felici. E invece vedo tutt’altro. La rabbia, ripeto, è che non parlo di un giardino privato, ma di uno spazio pagato anche con le mie tasse, così come con quelle di tutti i miei concittadini”.
Ilaria Perfetti