Stelle Marine Basket: il Faro intervista Zanchelli, Battisti, Centolani e Cristofari

15 luglio 2015 | 06:30
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Stelle Marine Basket: il Faro intervista Zanchelli, Battisti, Centolani e Cristofari

Promozioni conquistate con la maglia biancoverde, con la voglia di raggiungere ancora tanti traguardi con la squadra ostiense

Il Faro on line – L’anima di una squadra, si esprime nel cuore dei suoi campioni. E quando tutti insieme, ogni volta, scendono sul parquet, per mostrare il valore di essa e portarla, lassu’ in cima alla classifica, significa che l’unicità del gruppo, ha una forza, speciale. La prima squadra maschile delle Stelle Marine lo ha fatto spesso e sempre, ha riempito gli spalti del Pala Assobalneari, regalando agli spettatori e agli affezionati tifosi, emozioni indelebili.

Alcuni campioni di essa, Il Faro li ha incontrati durante la celebrazione del Cinquantenario. E lo ha fatto, proprio su quel parquet che tanti ricordi, in loro, ha generato. Il primo di essi, William Zanchelli, ha descritto le sue sensazioni, a margine della Cerimonia Ufficiale di Premiazione dell’Attività Agonistica, avvenuta lo scorso 31 maggio, in palestra. La sera successiva, sono stati i suoi compagni di squadra, a raccontare ai lettori de Il Faro, le loro emozioni più grandi. Alla Cena di Gala, che ha raccolto sotto il tetto del palazzetto sportivo di Regina Pacis, oltre 300 persone, tra atleti, tecnici e dirigenti storici della società, insieme alle loro famiglie, David Battisti, Alessio Centolani e Marco Cristofari hanno voluto condividere, il loro pensiero, su cosa vuol dire, per un atleta, giocare per una storica società.

Pilastri delle Stelle Marine e protagonisti delle  memorabili promozioni avvenute, sono stati impressi nelle mostre fotografiche e multimediali, allestite per il Cinquantenario. Insieme, sono stati concordi, nel dichiarare, che la squadra lidense abbia significato molto, per la loro vita sportiva e che il Cinquantenario organizzato, sia stato l’evento indimenticabile e di grande valore, che li ha saputi coinvolgere e fatti sentire, colonne portanti di una maglia, dal significato unico : “Sono molto impressionato nei confronti di questa manifestazione e molto contento – dichiara Zanchelli e continua – è un momento di aggregazione e di integrazione, tra le diverse fasce di età. A livello sportivo, fa molto bene”.

Sono questi i frutti che genera lo sport e la gioia del ricordo, di imprese sportive costruite, da amici prima e da atleti, poi, danno a quella memoria, un sapore particolare : “Questo Cinquantenario significa per me, riconoscere valore alle Stelle Marine”. In questo modo, David Battisti, playmaker e secondo lungo, sotto canestro, fa eco alle parole del suo compagno di squadra. Anche Alessio Centolani, l’ala tiratrice, che spesso si è trovato fuori dall’area di canestro, ad esprimere gioco e rimbalzi, come lui stesso, descrive, sottolinea le loro parole, facendo riferimento all’orgoglio dell’appartenenza, alle Stelle Marine: “La celebrazione dei 50 anni, significa personalmente, per me, avere l’orgoglio di farne parte”.

In aggiunta, a questo concetto che li ha uniti tutti, nel dimostrare amore e attaccamento, per la società, Marco Cristofari si augura che, anche i suoi figli, un giorno, potranno indossare, la sua stessa maglia : “Sono convinto che i miei figli faranno parte di questa società. Vivere le emozioni che ho vissuto io, sono la cosa più importante nello sport”. Dell’educazione ai giovani, parla anche William Zanchelli : “Mi sento di dare ancora un po’ alla squadra, soprattutto ai giovani e di impostarli nell’affrontare lo sport – sottolinea, uno dei fautori della conquista della promozione in serie D, fino alla C2, continuando –  dobbiamo cercare di dar loro, una mentalità nuova. Aiutarli a crescere in maniera sana, con le giuste regole”. 

E passa tutto dal gioco e dal comportamento degli atleti, sul parquet, il messaggio. L’avventura sportiva vissuta con le Stelle Marine, ha regalato loro, esperienze che per sempre, resteranno nei ricordi ed esse, affrontate con i valori che lo sport stesso insegna, diventano veicoli di crescita morale. Ma tutto parte sempre, da un’emozione. E quella di accarezzare la palla ruvida della pallacanestro e per essa commuoversi e piangere, come è accaduto ad Alessio Centolani, insieme a Marco Cristofari e al capitano, Walter Maiello, in occasione della promozione in serie C2, dimostra, come lo sport, sia in grado di imprimere, passi importanti e formativi : “Le emozioni più grandi che ho vissuto – dichiara l’ala tiratrice delle Stelle Marine, descrivendo i festeggiamenti, per le promozioni ottenute – sono state quelle di aver trovato, tutti i compagni in mezzo al campo, che festeggiavano, con grande gioia”.

Anche lui, lo ha fatto con loro e tra le immagini appese al muro della balaustra, sospesa sul parquet ed inserita, in mezzo alle altre foto, ce n’è una, che mostra quanto raccontato da Centolani : “C’è una foto molto significativa. Ritrae me, Cristofari e Maiello, abbracciati – e aggiunge – io piangevo”. Si augura di viverne ancora tantissimi altri, di momenti, del genere, Alessio ed anche i suoi amici di avventura sotto canestro, lo fanno. Marco Cristofari lo sottolinea in questo modo : “Per quello che mi ha dato, come a molti dei miei amici, sono state le grandi emozioni, che ci ha donato e che ci ha fatto vivere. Ci ha portato anche a dei traguardi prestigiosi”.

Tra loro, c’è anche chi ha raggiunto il traguardo della C2, combattendo con un infortunio al ginocchio : “Ho vissuto tante emozioni. Dal campionato di C2 vinto con un crociato rotto, allo scudetto minibasket per cui ci hanno premiato”. È stato anche questo, indossare la maglia delle Stelle Marine, per David Battisti. Come molti dei suoi colleghi in campo, anche lui ha cominciato a giocare, sotto il tetto del Pala Assobalneari, sin da bambino ed il minibasket frequentato, come lui racconta, è stata un’esperienza preziosa, guidato anche da papà Luciano, fondatore, ma anche atleta, allenatore e dirigente, oggi, della Società : “Ho cominciato il minibasket, che non avevo neanche tre anni, oggi ne ho quasi 34 e gioco in serie C”. Conclude David.

Anche Marco Cristofari ha iniziato a praticare la pallacanestro, con i colori biancoverdi, sin da bambino : “Gioco alle Stelle Marine da quando avevo 5 cinque e mezzo. Sono 26 anni che sono qui”. Il playmaker del quintetto lidense descrive la sua emozione più grande, vissuta, in un momento particolare : “La mia emozione più importante l’ho vissuta tre anni fa. Quando abbiamo ripreso la società, che era praticamente sparita – e continua Marco, a raccontare – in due anni, l’abbiamo riportata al suo palcoscenico ideale, che è quello della C2, per il campionato maschile. Come allo stesso modo, la storica promozione in C1, che abbiamo conseguito 8 anni fa. Anche quella è stata fondamentale”.

Sono tante le esperienze che un gruppo di atleti, tutti uniti in squadra, possono vivere, nel contesto della pallacanestro. Guidati da coach Roberto Pasquinelli, hanno arricchito il proprio bagaglio, non solo sportivo, ma anche umano e Zanchelli porta nel cuore, soprattutto la prima, di queste vittorie di categoria, che poi si sono succedute negli anni: “Vincere il primo campionato qui, è uno dei ricordi più belli che mi vengono in mente. Eravamo più piccoli, è stata una grandissima gioia. È accaduto, nei primi anni novanta”. Il desiderio di William è quello di vivere molti altri di trionfi simili e quello sfuggito per un soffio, per la serie C, lo scorso campionato, è sicuramente, uno stimolo per riprovarci, presto: “Oggi militiamo nella serie C Regionale. Potevamo fare molto di più quest’anno. Sicuramente la prossima stagione, allestiremo un’ottima squadra per andare a fare il salto di categoria, di nuovo”.
Sono importanti le motivazioni, per lui e lo sottolinea : “Alla mia età di 38 anni, si vive di stimoli. Senza di essi, non posso andare avanti”. La sua carriera sportiva, tuttavia, si è anche espressa, fuori da Ostia, come lui spiega, ma sempre arricchita, di visi, ricordi e tanti amici: “Ho giocato anche in altre, parecchie squadre. Ricordi di tanti amici, tante generazioni di giocatori che ho potuto ammirare, con cui ho potuto condividere tanti bei momenti – e conclude – per uno come me, che vive di passione nello sport, lo consiglio a tutti”.

C’è chi invece, è entrato in corsa in questo gruppo di cestisti e da pochi anni, veste una maglia, che sente già, come una seconda pelle : “Sono venuto qui alle Stelle Marine, tre anni fa”. È Alessio Centolani a parlare e ad arricchire le sue dichiarazioni. Portato a giocare, all’ombra della Cupola di Regina Pacis, quando era un giocatore dell’Alfa Omega, è stato artefice della conquista di due campionati consecutivi: “Ho conosciuto Roberto Pasquinelli, all’Alfa Omega. Per quanto riguarda le Stelle, sono abbastanza novizio. Sono solamente tre anni, che gioco con loro, spero di giocarne tanti altri”. La passione per un campione non finisce mai e la sua emozione per la pallacanestro, arricchisce la soddisfazione personale, di aver raggiunto il primo posto in classifica, con questa squadra: “Aver fatto parte di una grande squadra e grande società, con cui ho vinto due campionati consecutivi – dichiara Alessio – mi dona emozioni particolari”. 

Non potrebbe essere diverso, per tutti e quattro, amici e compagni di squadra, della compagine maschile delle Stelle Marine. Premiati sul palco, in palestra, durante la Cerimonia Ufficiale, per gli scudetti conquistati, sperano di vestire ancora questa maglia e di portarla, in alto, il più in alto possibile, fino a quel canestro sospeso nell’aria, tra il tetto del Pala Assobalneari e il suo parquet.

Foto : Stelle Marine Ostia

Alessandra Giorgi