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Povertà, Capone (Ugl): “Se Renzi vede la svolta mettiamogli gli occhiali”

Ugl: "Sono tanti i diritti violati e negati a tanti cittadini e lavoratori"

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Il Faro on line – “Se di fronte ai dati Istat il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, vede una svolta vuol dire che, oltre ad essere sordo ai nostri allarmi e a quelli piu’ volte scattati nell’economia reale, non ci vede piu’ tanto bene e ha urgente bisogno di un paio di occhiali” – lo dichiara il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone.

“Se, – prosegue Capone – dopo due anni di aumento, l’incidenza della povertà assoluta, pari a ben 4 milioni di persone, in Italia si mantiene sostanzialmente stabile, non è certamente merito del governo visto che il bonus degli 80 euro non è andato a loro. Non solo, il Jobs Act con la cancellazione dell’articolo 18, rendendo tutti più licenziabili, rischia di incidere nei prossimi anni con un nuovo aumento della povertà”.

Per il leader dell’Ugl: “I dati Istat svelano anche la pericolosa scelta del governo Renzi di abbandonare il Sud al suo destino. Il Mezzogiorno infatti non sta beneficiando nemmeno del bonus occupazionale, visto che l’occupazione rimane largamente stagionale ed occasionale, mentre ne stanno approfittando le regioni del centro nord, in cui vi è un tessuto produttivo più sviluppato. Sarebbe inoltre mal riposta la speranza di ridurre la sacca della povertà nei fondi comunitari, visti i risultati non brillanti di Garanzia giovani e il ritardo con il quale si sta avviando la nuova programmazione”.

“La povertà – conclude Capone – si può combattere solo con la crescita, ma per rimetterla in moto occorrono investimenti e politiche industriali, quelle che l’Ugl, e non solo, sta chiedendo insistentemente da diverso tempo e che invece il governo continua, volutamente o meno, a confondere con salvataggi o con accordi di singoli gruppi industriali”.

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