Rifiuti all’Axa, l’Ama dice no al porta a porta

16 luglio 2015 | 15:00
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Rifiuti all’Axa, l’Ama dice no al porta a porta

Giandinoto (Consorzio Axa): “La proposta alternativa non può funzionare”

Il Faro on line – “Mentre il Consorzio Axa è in attesa di una risposta da parte dell’Ama circa la recente “messa in mora” per disservizio, pena la denuncia per “omissione di atti d’ufficio”, un componente del comitato “No antenna al drive in”, attualmente in fase di ristrutturazione, di sua iniziativa ha organizzato un incontro con i dirigenti dell’Azienda Municipale del X Municipio, il Sig. Giacometti, Responsabile d’area, e il Sig. Orazi, Coordinatore tecnico dell’implementazione della raccolta differenziata”. E’ quanto si legge in un comunicato di Maurizio Giandinoto, delegato alla comunicazione del Consorzio Axa.

“Il Consorzio Axa – prosegue Giandinoto – che negli ultimi mesi ha incontrato più volte – ma sempre inutilmente – la dirigenza Ama ai più alti livelli, ha ritenuto di non partecipare all’ennesimo confronto, delegando il consigliere Maurizio Giandinoto, responsabile della comunicazione, di riferire la stanchezza del CdA per questi incontri, che alla fine, dopo tante chiacchiere senza fatti, ormai suonano come una presa in giro. Tanto più che l’incontro è stato organizzato dallo stesso consorziato che in Assemblea ha attaccato il Consorzio sulla base di assurde falsità al limite della querela e che non si è smentito nemmeno in questa occasione, accusando gli attuali amministratori di aver favorito la formazione delle “isole” di cassonetti (cioè le concentrazioni di cassonetti come in Via Senofane, Via Eschilo o Largo Archiloco)”.

“L’assoluta balordaggine dell’accusa – si legge ancora nel comunicato – è racchiusa nel motivo addotto per supportarla, che secondo il consorziato è stato quello di assecondare i residenti dell’Axa, “disturbati” dai rom che vanno a rovistare nella spazzatura. Come se adesso, invece, con i cassonetti concentrati in alcune zone, i rom avessero smesso. Vabbe’, questo è il mondo. Comunque, anche questa volta – e non poteva essere altrimenti – l’incontro si è rivelato un’inutile perdita di tempo, sia perché i dirigenti Ama hanno confermato che di raccolta porta-a-porta all’Axa per adesso non se ne parla, sia perché l’Ama non ha risorse finanziarie per inviare ispettori ad elevare multe a chi lascia l’immondizia per terra, né tanto meno per svuotare i cassonetti più volte al giorno.
L’unica proposta, avanzata dal Sig. Orazi, è stata quella di eliminare le concentrazioni di cassonetti, le “isole”, ridistribuendoli nelle strade dell’Axa. In casi analoghi, ha sentenziato il Sig. Orazi, il sistema ha funzionato”.

“Interpretando il pensiero del CdA – spiega Giandinoto – mi sono permesso di replicare alquanto scettico che la soluzione proposta dal dirigente Ama non può funzionare. Innanzitutto perché è ampiamente documentato che anche i cassonetti per così dire “isolati e periferici” si riempiono facilmente e poi ai loro piedi si formano i consueti cumuli di spazzatura (quello di Via Fanocle per esempio o quello di Via Eschilo 124), e poi perché qualche cassonetto bisognerà pure lasciarlo nei pressi dei centri commerciali. E dato che attualmente per far traboccare la sfilza di 8/10 cassonetti dal momento in cui vengono svuotati bastano un paio d’ore, dopo le quali l’immondizia viene lasciata immancabilmente per terra, per farne traboccare 2 o 3 basterà un quarto d’ora e poi si riformeranno le solite vergognose montagne di spazzatura”.

“A meno che il Sig. Orazi – continua il comunicato – non sia così ingenuo da pensare che chi arriva con il sacco della spazzatura in mano quando si accorge che i cassonetti sono strapieni vada a cercarne uno vuoto in giro per l’Axa!
Senza contare, poi, che se i rom vanno a rovistare regolarmente nei cassonetti dell’umido, ovviamente è perché vi trovano non solo rifiuti organici, ma un po’ di tutto, anche ciò che poi riciclano nei mercatini. Alla faccia della raccolta differenziata”.

“Per concludere – conclude Giandinoto – a nome e per conto del CdA e nell’interesse dei 14 mila consorziati, ho chiesto esplicitamente ai dirigenti Ama di mettere per iscritto e poi inviare al Consorzio la proposta di eliminare le concentrazioni di cassonetti per ridistribuirli nelle strade dell’Axa, specificando quali “isole” verranno rimosse e dove verranno riposizionati i cassonetti. Se il sistema funzionerà, il Consorzio sarà il primo a ringraziare ufficialmente i Sig.ri Orazi e Giacometti ed a pubblicizzare il successo dell’iniziativa”.