“ETuscia Green Movie” va a L’isola di Bonaria

21 luglio 2015 | 17:00
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“ETuscia Green Movie” va a L’isola di Bonaria

Il Faro on line – Si è conclusa tra gli applausi la prima edizione dell’ETuscia Green Movie Fest, festival cinematografico ed audiovisivo ospitato a Tuscania. L’evento, curato dagli art director Patrizia Sileoni e Leo Muto, è stato organizzato dalle associazioni culturali “Il Crogiuolo” e “Augusto Genina” sotto l’egida dell’associazione culturale per la tutela ambientale “Green Generation”, ed in collaborazione con l’amministrazione comunale e l’associazione Euphoria.

Al centro dell’ETuscia Green Movie Fest e di tutte le opere partecipanti al concorso è stato il territorio della Tuscia, in tutte le sue straordinarie ricchezze: artistiche, storiche e architettoniche. Di calibro eccezionale i nomi dei giurati chiamati ad effettuare le selezioni del concorso, da Alfredo Baldi a Italo Moscati,fino a Gianni De Gregorio, Mario Sesti, Luca Verdone, Marco Saverio Lo Perfido, Lino Barone, Stefano De Angeli e Patrizia Sileoni. Durissima la selezione delle opere partecipanti, tutte di elevato livello e di notevole spessore artistico.

Alla fine, ad aggiudicarsi il podio sono stati: al primo posto “L’isola di Bonaria” – intenso profilo dell’artista sarda (ma residente da decenni a Tuscania) Bonaria Manca. Autrice del docufilm è Jo Lattari per la regia di Luigi Simone Veneziano. Il produttore è Marco Mottolese. 
Al secondo posto ex equo “Santino Giardiniere a Palazzo Ruspoli” e “Il Lago di Bolsena. Un paesaggio da svelare ” di Francesco Galli, al terzo “Days in Maremma” di Jannik Splidsboel. Menzioni speciali per la “la Serpara” di Vito A. Guglielmini e Giancarlo Sanfilippo “Maremma Laziale” di Marco D’Aureli e MarcoMarcotulli “In direzione ostinata e contraria…Ad Arte” a cura di Igor Mattei, Francesco Spagnoletti e Corinn Alborghetti.
A margine della premiazione Marco Mottolese, produttore de L’Isola di Bonaria, ha dichiarato: ” come ha detto Vittorio Sgarbi, che ha collaborato con passione al documentario, essendo uno dei primi (e pochissimi) critici d’arte ad occuparsi di Bonaria Manca, il nostro lavoro è stato facilitato dalla incredibile qualità artistica e di pensiero dell’artista sarda.

Ringrazio dunque Jo Lattari, che non solo ha avuto l’idea di filmare Bonaria ma ha sensibilmente guidato la Manca, durante le dure le giornate invernali di produzione,  a “tirare” fuori il meglio della sua Arte e del suo pensiero fuori del tempo. E ringrazio Luigi Simone Veneziano che dalla Calabria si è fatto guidare verso il centro Italia trasformando la sua curiosità in altrettanta passione registica. Infine grazie alla prestigiosissima giuria che ha voluto, speriamo, non solo premiare una grande artista ma anche un lavoro che inizia ora il suo percorso tra il pubblico.