Spiagge libere, assegnatari: “Impossibile installare sull’arenile torrette di salvataggio”

30 luglio 2015 | 07:15
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Spiagge libere, assegnatari: “Impossibile installare sull’arenile torrette di salvataggio”

Il consigliere Montesi: “Abbiamo chiesto una soluzione da proporre per eliminare il problema burocratico”

Il Faro on line – Sempre più allo sbando la maggioranza del sindaco Di Fiori di cui arrivano bordate di ogni genere da anni, dalle sentenze del Tar per copiature in concorsi, da dichiarazioni di consiglieri per firme apocrife, per le proteste dei dipendenti di società concessionaria per ritardi sul pagamento degli stipendi, per il problema  ambientale del mare e delle spiagge, e che dire dell’immondizia che occhieggia sull’intero territorio, strade da paesaggio lunare, illuminazione pubblica più adeguata ad un cimitero, uffici senza alcun rispetto delle norme di sicurezza dove le normative sul posizionamento dei cavi elettrici  è totalmente disattesa e l’elenco sarebbe lungo.

Oggi, però, parliamo della convenzione per l’assegnazione delle spiagge libere per la corrente stagione, voluta dall’assessore pometino all’urbanistica Raimondo Piselli. Questa mattina davanti all’ufficio urbanistica da cui dipende l’ufficio demanio, alcuni assegnatari in attesa dell’assessore Piselli ci hanno detto: “E’ impossibile installare  sull’arenile torrette di avvistamento dei bagnanti  in quanto viene richiesta l’omologazione del trespolo di avvistamento oltre al nulla osta paesistico regionale, documento burocratico che per ottenerlo ci vogliono in questi tempi circa tre mesi visto gli arretrati e per l’unica architetta designata, malgrado è considerata attiva e preparata.
Gli interlocutori si chiedono come è possibile rispettare la convenzione se ci sono tempi lunghi per ottenere permessi che potrebbero arrivare solo a stagione finita? Secondo noi e concludono, non possiamo proprio dire che i principi per cui era stata approvata la delibera proposta dall’assessore Piselli è fallita”.  

Qualora il comandante Giuseppe Falato delle capitanerie di porto, in un controllo che certo non lesinerà, potrebbe verbalizzare i concessionati e il Comune potrebbe revocare le convenzioni. Sul posto abbiamo incontrato il consigliere di maggioranza Alberto Montesi, il quale abbiamo chiesto se ha una soluzione da proporre per eliminare il problema burocratico per la sistemazione delle torrette di avvistamento ha detto: “Non credo dice ironico Montesi, che la torretta di Genzano di Roma non è omologata forse i miei colleghi avevano capito quella più famosa dei castelli la quale è certamente omologata e con agibilità e non un trespolo di avvistamento marino”.

Luigi Centore