Comitato Fuoripista: “Strane coincidenze nell’incendio della Pineta”

31 luglio 2015 | 08:15
Share0
Comitato Fuoripista: “Strane coincidenze nell’incendio della Pineta”

Il Comitato: “Ci chiediamo, a questo punto, non sia il caso che venga rivisto il Contratto di Programma Enac-Adr e la stessa concessione”

Il Faro on line – “Mentre viene trasmessa al Ministero dell’Ambiente per la Verifica Ambientale Strategica la documentazione per la stesura del Piano di Gestione della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, la Pineta di Focene prende fuoco.
Ricordiamo che la Pineta, oltre ad essere classificata come Sito di Interesse Comunitario (Sic), è riconosciuta nello stesso Decreto istitutivo della Riserva come zona di massima protezione (totale inedificabilità). Alcuni anni orsono, la stessa Pineta, con la scusa di dare agli aerei maggiore sicurezza in fase di decollo, è stata oggetto del taglio dei pini.
Tutti questi elementi ci inducono a dire che siamo di fronte ad un incendio molto strano e dagli elementi inquietanti, anche perché sono state coinvolte aree prospicenti il futuro Porto Commerciale su cui si intendono edificare circa 800mila metri cubi fra civili abitazioni ed uffici” – lo dichiara in un comunicato il Comitato FuoriPista.

“Auspicchiamo che al più presto venga fatta piena luce sulla natura dell’incendio – continua il comunicato -. Contemporaneamente ribadiamo ancora una volta e con forza la necessità che Fiumicino diventi finalmente un vero hub intercontinentale, capace di garantire servizi e lavoro di alta qualità. Esigenza espressa ieri con durezza anche da Alitalia con l’Amministratore Delegato S. Cassano che ha affermato “… Alitalia, sì, minaccia di andarsene: rappresentiamo il 50 per cento di Fiumicino e gli Aeroporti di Roma continuano a puntare su compagnie low cost e servizi mediocri…”.”

“E’ quindi urgente  – prosegue il Comitato – che invece di favoleggiare su ampliamenti e raddoppi e prima che altre compagnie seguano Easy Jet mettendo in pratica la minaccia di abbandonare Fiumicino, venga individuato un altro aeroporto dove trasferire tutti i voli low cost (passati dai 6 mni del 2013 ai 9 mni del 2014 con un incremento in un solo anno di + 55%) e che ci si concentri sulla realizzazione delle opere di riqualificazione ed efficientamento, già previste ed approvate dal progetto Fiumicino Sud”.

“Riteniamo – conclude il comunicato – che sia giunto il momento, anche a seguito delle interrogazioni presentate da alcuni deputati, che il Governo ed in particolare il Ministro dei Trasporti, convochi la Regione Lazio e gli Enti Locali interessati per individuare un aeroporto di sostegno a quello di Fiumicino, dove trasferire tutti i voli low cost.
Ci chiediamo anche se a questo punto non sia il caso, dopo le ripetute prove di inefficienza offerte anche solo in questi ultimi mesi dall’attuale gestore dell’aeroporto, che venga rivisto il Contratto di Programma Enac-Adr e la stessa concessione.