Fi attacca il M5S. La polemica continua e si fa dura

31 luglio 2015 | 08:20
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 Fi attacca il M5S. La polemica continua e si fa dura

Fi: “Venir tacciati di incompetenza dagli incompetenti del M5S è un onore”

Il Faro on line – “Venir tacciati di incompetenza da chi ha fatto dell’incompetenza la sua bandiera è praticamente una medaglia. Ringraziamo pertanto il Movimento 5 Stelle di Civitavecchia, che ce l’ha assegnata, perché la porteremo con orgoglio. D’altronde si tratta di quello stesso Movimento rivelatosi incapace di portar un bicchier d’acqua nelle case di Civitavecchia, tanto che siamo testimoni di casi clamorosi: professionisti provenienti da Roma per far passare qualche settimana di mare, sport e piscina alle proprie famiglie che sono dovuti scappare perché impossibilitati a farsi anche una sola doccia” – lo dichiara in un comunicato il Coordinamento di Forza Italia Civitavecchia.

“Ma – continua Fi -, come dicevamo nel nostro precedente intervento, i grillini guardano al  passato. Citano gli swap, come se fossero stati un’invenzione di Forza Italia e non uno strumento adottato da praticamente tutti i Comuni dell’epoca (quando la borsa volava… ed era un altro mondo ) e, comunque, qualcosa che un’amministrazione attuale potrebbe anche rinegoziare, qualora ne fosse capace. Mentre l’accusa a Moscherini (ancora il porto campa di rendita delle sue opere ed iniziative e lo dice tutto il Mondo, solo voi siete riusciti a non metterlo nella terna ma sappiamo tutti il motivo… trasferente) di aver potenziato le partecipate la dice lunga sulla loro totale inadeguatezza.
Tralasciamo un fatto che sembra dimenticato, quella figura cioè munita di fischietto che protestava sotto Palazzo del Pincio per far assumere 19 lavoratori socialmente utili, le borse lavoro e i lavoratori ex Libera”.

“Oggi – continua il comunicato –  quella persona è parte integrante di un’amministrazione rifondarola e mascherata da grillina che accusa il passato di aver assunto… Come se il problema, poi, fosse il numero dei dipendenti, e non come li si gestiscono.
Il fatto che abbiano le partecipate piene di dipendenti e non riescano a farle funzionare è l’ennesima riprova della loro incompetenza e lo diciamo ricordando a lor signori che tra di noi ci sono imprenditori che per lavoro, nel settore privato, sono responsabili di centinaia di dipendenti, pagati tutti puntualmente. 
Per quanto riguarda la Privilege Yard, (concessione non data da Moscherini) visto che la citano, ci chiediamo come mai, invece, non abbiano loro, poiché comandano il Comune, chiesto e ottenuto la revoca delle concessioni demaniali: troppo Authority-dipendenti, come dimostra il fatto che sul Mef proprio nessuno del M5S (tanto attento agli “scontrini”) è riuscito a dire una sola parola?
E ancora: i fondi Enel sono sporchi di sangue, dicono i grillini e i loro accoliti. Bene, ma la centrale funziona lo stesso e a rimetterci, sotto forma di tassazione ai massimi livelli italiani, sono i civitavecchiesi. Forse se l’Enel non versa soldi al Comune le ciminiere inquinano meno? Forse dai comignoli delle navi ora escono fiori, o questo silenzio c’è solo perché qualcuno dei comitati ha trovato un posto al sole di molo Vespucci? Ah, saperlo…

Fatto sta che il piano dei grillini (ma siamo proprio sicuri che sia lo stesso movimento?) è vendere gli spazi più importanti di Civitavecchia (molti vicino al Porto: chissà, saremo vigili e attenti…) ai privati (immaginiamo …), quando per tirarsi fuori dalle secche di questo periodo storico basterebbero poche semplici situazioni senza svendere la città”. 

“Sono cinque azioni forti – conclude Fi – eccole: riavviare grandi progetti, in primis Terme e Italcementi (bonificare l’area dovrebbe essere prioritario), da soli questi progetti valgono 1200 posti lavoro senza considerare gli oneri che l’amministrazione incasserebbe; affidare la gestione del servizio idrico ai privati, assicurando l’acqua a tutti e incamerando fondi per le casse comunali invece di spenderli; firmare una nuova convenzione Enel (non andando a elemosinare soldi non dovuti, ma partendo dalla salvaguardia tutte le disposizioni ambientali per toccare lo sviluppo) con cui ristrutturare il debito e avviare allo scivolo e alla mobilità, con accordo sindacale, i dipendentidelle partecipate. Ci sarebbe anche da rilanciare la zona industriale abbandonata a se stessa, ma ci rendiamo conto che, per questa masnada di vecchi comunisti riciclati e nuovi scienziati incompetenti, sarebbe troppo complicato…